Pisa, 24 ottobre 2022. Presentate stamani, in occasione della Giornata mondiale della Polio che si celebra il 24 ottobre, le iniziative dei tre Rotary club pisani impegnati nella campagna “End Polio Now”. Alla conferenza stampa a Palazzo Gambacorti erano presenti Michele Conti sindaco di Pisa, Giuseppe Petralia presidente del Rotary Club Pisa, Alda Malasoma presidente del Rotary club Pisa Pacinotti, Andrea Maestrelli in rappresentanza del Rotary club Pisa Galilei e Paolo Ghezzi, presidente della Commissione Rotary International del Rotary Club di Pisa
I tre club pisani, impegnati da decenni nel contribuire alla raccolta fondi per il programma internazionale per l’eradicazione della polio, hanno scelto di celebrare insieme la giornata mondiale “End Polio Now” dando così avvio alle attività di informazione e raccolta fondi che caratterizzeranno i prossimi mesi: “Ringraziamo l’Amministrazione Comunale – hanno detto i tre presidenti Petralia, Malasoma e Maestrelli – per la disponibilità mostrata nel condividere con i tre club il messaggio solidale di questa giornata. Le Logge dei Banchi colorate di rosso, colore del programma End POlio Now, saranno uno strumento efficace richiamare l’attenzione della nostra comunità sugli sforzi ancora necessari per contrastare ogni ripresa di diffusione della poliomelite che, nonostante i significativi risultati ottenuti, rimane una minaccia latente. La pandemia che sta caratterizzando questo nostro periodo storico, ci rende ancora più consapevoli di quanto sia importante uno sforzo comune e condiviso per sconfiggere malattie facilmente trasmissibili e, nel caso della polio, profondamente invasive. Per eradicare la polio, la comunità internazionale dei Rotary agisce da tre decenni con enormi sforzi e così hanno fatto anche i nostri club pisani che, oltre a sostenere progetti di servizio locale, sono costantemente impegnati a dare il proprio contributo anche in questa fondamentale lotta alla malattia.”
“Ringrazio i tre Rotary Club di Pisa – ha dichiarato il sindaco Michele Conti – per l’impegno portato avanti in tutti questi anni per debellare questa malattia, ma anche per il valore aggiunto che rappresentano per il nostro territorio. Tengo a ringraziare i tre presidenti dei Club per l’iniziativa di oggi, a cui va tutto il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Pisa: è importante mantenere accesa l’attenzione su questa malattia affinchè sia completamente debellata a livello mondiale e per questo ciascuno può dare il suo contributo, sostenendo le campagne di vaccinazione che il Rotary porta avanti in tutto il mondo”.
I Rotary Club pisani, Galilei, Pacinotti e Pisa insieme per il programma End Polio Now
La polio
La poliomielite, o polio, è una malattia che provoca paralisi e può essere fatale, che tuttora minaccia i bambini di alcune parti del mondo. Il poliovirus invade il sistema nervoso e può causare paralisi totale nel giro di qualche ora. Può colpire a qualsiasi età ma le sue vittime sono soprattutto i bambini di età inferiore ai cinque anni. La polio può essere prevenuta mediante vaccini ma non è curabile. Contrariamente alla maggior parte delle malattie, la polio può essere eradicata.
PolioPlus
Da oltre trent’anni, il Rotary e i nostri partner si sono posti alla testa dello sforzo per eradicare la polio in tutto il mondo. Il nostro programma PolioPlus ha rappresentato la prima iniziativa a proporre l’eradicazione globale della polio, vaccinando bambini su larghissima scala. Come partner principale della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), il Rotary si concentra sulla promozione, la raccolta fondi, il reclutamento di volontari e la sensibilizzazione del pubblico.
I soci del Rotary hanno contribuito con oltre 2,1 miliardi di dollari e innumerevoli ore di volotnariato, per proteggere oltre 2,5 miliardi di bambini, in 122 Paesi, da questa malattia paralizzante. Gli sforzi di advocacy da parte del Rotary hanno avuto un ruolo chiave nelle decisioni dei governi a contribuire oltre 10 miliardi a questa impresa.
La polio oggi
Quando il Rotary e i suoi partner hanno fondato la GPEI nel 1988, c’erano 350.000 casi di polio all’anno in 125 Paesi. Oggi, abbiamo ridotto i casi di polio del 99,9 percento e solo due Paesi continuano a riportare casi di poliovirus selvaggio: Afghanistan e Pakistan. Grazie agli sforzi del Rotary e dei suoi partner, quasi 19 milioni di persone salvate dalla paralisi oggi sono in grado di camminare e più di 1,5 milioni di persone sono scampate alla morte.L’infrastruttura che abbiamo contribuito a costruire per mettere fine alla polio sta venendo usata anche per curare e prevenire altre malattie (incluso COVID-19) e sta avendo un impatto duraturo in altre aree della salute pubblica.
Le sfide
Noi del Rotary e i nostri partner abbiamo fatto enormi passi avanti nella lotta alla polio, me per eliminare tutti i casi dovremo progredire ulteriormente e perseverare. Afghanistan e Pakistan presentano ancora condizioni e difficoltà particolari, con insicurezza politica, alta mobilità delle popolazioni, terreno impervio e, in alcuni casi, rifiuto di vaccini e disinformazione. Con sufficienti risorse, l’impegno dei governi nazionali, e le innovazioni che migliorano le possibilità di accesso alle aree più remote, siamo ottimisti sulle nostre possibilità di eliminare la polio.
Assicurare il successo
Il Rotary si è impegnato a raccogliere 50 milioni di dollari all’anno per l’eradicazione della polio. La Bill & Melinda Gates Foundation ha preso l’impegno di equiparare questi fondi 2-a-1, per un impegno totale di 150 milioni ogni anno. Questi fondi danno un supporto quanto mai necessario per spese operative, personale medico, attrezzature di laboratorio e materiale educativo Governi, aziende e donatori privati hanno tutti un ruolo cruciale nel finanziamento dell’impresa.
Il Rotary all’opera
Oltre un milione di soci del Rotary hanno donato tempo e denaro per eradicare la polio, e ogni anno centinaia di soci si affiancano agli operatori sanitari per vaccinare i bambini dei paesi colpiti dalla polio. I soci del Rotary lavorano con l’UNICEF e con altri partner per produrre e distribuire materiale informativo per le persone che vivono in aree isolate in seguito a conflitti, per ragioni geografiche, o a causa della povertà. Si mobilitano inoltre per reclutare altri volontari, assistere nel trasporto del vaccino, e mettere a disposizione altre forme di supporto logistico
Il supporto delle celebrità
Il Rotary ha una crescente lista di figure pubbliche e celebrità che sostengono la nostra lotta contro la polio, fra cui: Bill Gates, co-presidente della Fondazione Bill & Melinda Gates; l’attrice Maria Grazia Cucinotta, il regista Pupi Avati, il calciatore Francesco Totti; le attrici Kristen Bell e Archie Panjabi; l’attore e superstar del wrestling John Cena; la supermodella Isabeli Fontana; il premio Nobel per la Pace e Arcivescovo emerito Desmond Tutu; Jackie Chan, star dei film d’azione; l’attore Donald Sutherland; Manny Pacquiao, un grande della boxe; la popstar Psy; Jack Nicklaus, leggenda del golf; la paladina della natura Jane Goodall; Itzhak Perlman, grande violinista; A.R. Rahman, Angélique Kidjo e Ziggy Marley, musicisti vincitori di Grammy Award; e la Regina Noor di Giordania, paladina della pace. Questi ambasciatori aiutano il Rotary a informare ed educare il grande pubblico a proposito di questa malattia e a lottare per mettere fine alla polio una volta per sempre.
La sorveglianza nell’ambiente del virus Polio aiuta a contenere il rischio di ripresa della diffusione nell’uomo
Dal sito WHO dedicato alla poliomielite si legge che la polio è la malattia infettiva che sotto i 5 anni viene trasmessa per via oro-fecale, si sviluppa nell’intestino e coinvolge nell’ 1% dei contaminati il sistema nervoso producendo paralisi. Nel 2022 dei 3 ceppi nativi di virus polio solo il tipo 3 è ancora attivo in Afganistan e Pakistan, con rari casi clinici.
Il virus invade il sistema nervoso nel giro di poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. La forma più grave di infezione è quella bulbare interessa i muscoli innervati dai nervi craniali riducendo la capacità respiratoria, di deglutizione, di parola e rendendo necessario l’utilizzo di ausili nella respirazione. L’uomo è l’unico serbatoio naturale del virus della poliomielite, malattia che si manifesta principalmente nei bambini sotto i tre anni di età .
Per la poliomielite non sono disponibili terapie se non quelle riabilitative, dopo la fase acuta.
Il vaccino orale antipolio (OPV bivalente o trivalente) rappresenta ad oggi lo strumento fondamentale per il controllo dell’infezione. Si auspica per il futuro di riuscire nell’introduzione routinaria del vaccino antipolio inattivato (IPV) anche nei Paesi caratterizzati da scarsa copertura vaccinale ed un livello inadeguato di immunizzazione, mirando a fornire un’immunità efficace verso tutti e tre i ceppi previa somministrazione di almeno una dose di vaccino .
Oggi ci si pone ancora la domanda: Cosa impedisce Il passo finale verso un mondo libero dalla polio ?
La Circolazione di Poliovirus di tipo 2 di derivazione vaccinale. Questa si manifesta quando i virus inclusi nel vaccino orale antipolio (OPV) mutano nel corso del tempo acquisendo sia la trasmissibilità che la capacità di danneggiare il sistema nervoso del poliovirus selvaggio (WPV).
Nel febbraio-maggio 2022 le acque reflue di Londra è stata evidenziata la presenza di virus polio di tipo 2 nel corso di esami periodici di vigilanza, senza alcuna manifestazione clinica, anche se la Gran Bretagna è stata dichiarata libera da polio nel 2003. La immunità di gregge evidenziata dopo la vaccinazione ha dimostrato una copertura vaccinale dell’86,6%, l’ottimale per la copertura è del 95% nei bimbi sotto i 10 anni.
Per questo l’Agenzia UK per la Sicurezza Sanitaria continua le determinazioni e la ricerca di virus polio per definire l’origine e l’eventuale circolazione del virus polio 2 nei gruppi di famiglie vaccinati in altri paesi con Vaccino di tipo 2. Allo stesso tempo viene data informazione ai professionisti sanitari.
Altre rilevazioni di presenza di polio virus sono state effettuate nelle acque reflue a New York ove la copertura vaccinale è dell’ 80%, con alcuni distretti della città più disagiati intorno al 50%.
Una recente comunicazione del Ministero della Salute ha reso nota l’individuazione, in Israele, di un poliovirus di derivazione vaccinale (denominato cVDPV3) in 7 bambini, di cui sei non vaccinati e uno con immunizzazione antipolio incompleta. Il caso indice – primo caso documentato – di paralisi flaccida infantile acuta è stato individuato il 17 febbraio 2022 in un bambino di 3 anni, non vaccinato, nella città di Gerusalemme; a questo hanno fatto seguito altri sei casi asintomatici nelle zone limitrofe .
In Israele la gestione del focolaio è stata tempestiva ed ha visto l’attivazione di attività di vaccinazione sia con bOPV (Vaccino Orale anti-Polio bivalente, “vivo e attenuato” di tipo Sabin) che con IPV (Vaccino anti-Polio Inattivato di tipo Salk), prima nel distretto di Gerusalemme e poi in tutto il Paese . La somministrazione dei vaccini e la mobilitazione delle Autorità Sanitarie Locali,ha permesso di abbassare il rischio di diffusione a livello “moderato”.
Il Global Polio Eradication Initiative (GPEI, progetto di eradicazione della poliomielite) è in continuo aggiornamento in particolar modo per ovviare al verificarsi dei rari casi di poliomielite paralitica vaccino-associata (VAPP) e di infezione da Poliovirus Vaccino-derivati circolanti (cVDPV), fenomeni ai quali si assiste nei Paesi in cui il vaccino utilizzato è l’OPV, non vi è un’adeguata copertura vaccinale o vi è carenza di igiene pubblica.