La crescita dell’aeroporto Galilei non deve essere messa a repentaglio da ricatti o diktat e non è davvero il senatore Matteo Renzi (Italia Viva) a deciderlo – afferma la senatrice dem pisana Ylenia Zambito –. In un passaggio del suo intervento in Senato (rivolto al ministro delle Infrastrutture e i trasporti Salvini) Renzi ha affermato che “Firenze è l’unico modo anche per Pisa di poter andare avanti, perché se Firenze viene messa in difficoltà salta anche Pisa”: non è davvero lui a deciderlo e sicuramente è una posizione non condivisibile.
Forse Renzi fa finta di non sapere che i lavori di ampliamento a Pisa sono già iniziati perché lo impongono i volumi di traffico di passeggeri e scalo merci, di nuovo tornati alle cifre pre-pandemia, che richiedono da subito un adeguamento della struttura in previsione di ulteriori incrementi di passeggeri, anche in vista di accogliere altri vettori che si sono mostrati interessati allo scalo pisano per il suo carattere internazionale.
Infatti – ricorda la parlamentare dem – la proposta di Piano nazionale degli aeroporti presentata da Enac prevede in prospettiva per il Galilei una rilevante crescita del numero di passeggeri: dai 5,4 milioni del 2019 fino ai possibili 8,5 milioni nel 2035. Dal punto di vista infrastrutturale, inoltre, l’aeroporto Galilei ha margini di sviluppo elevati anche nella chiave della sostenibilità, considerando che il potenziamento dello scalo potrebbe avvenire con un impatto ambientale marginale, garantendo al contempo l’operatività dell’aeroporto in ogni condizione meteorologica.
L’aeroporto pisano risulta altresì strategico per i volumi merci esistenti e potenziali – precisa –: esso infatti movimenta già annualmente oltre 15mila tonnellate di volumi cargo, una quantità elevata che pone Pisa tra i principali scali merci nel nostro Paese, e fornisce un’ulteriore prospettiva di sviluppo duraturo dell’aeroporto che verrebbe rafforzata dagli investimenti infrastrutturali; strategica in questo senso è la vicinanza con il porto di Livorno e la “darsena Europa”, la nuova infrastrutturazione portuale che in prospettiva aumenterà la già elevata movimentazione merci e passeggeri del porto toscano.
Insomma, casomai è vero il contrario: se “salta Pisa, chiude Firenze”, rilancia la senatrice pisana. Renzi può certamente portare avanti le aspirazioni di crescita di Peretola, ma non a scapito del principale aeroporto toscano che ha garantito e continua a garantire un ruolo molto importante nel sistema nazionale degli scali.
E poi è proprio “curioso” vedere che Renzi, da senatore dell’opposizione, cerchi sponda nel ministro Salvini offrendogli l’occasione per la propaganda sulla contrattazione con l’Europa relativamente alla revisione del Pnrr che, di fatto, non fa altro che mettere a rischio – conclude Zambito –.