Pisa, 11 agosto 2022. Venerdì 12 agosto, nel 78° anniversario della strage di Mulina di Stazzema, il Comune di Pisa insieme all’associazione Il Mosaico ricordano il sacrificio del sacerdote don Fiore Menguzzo. Il programma della giornata prevede alle 19.30, all’esterno del condominio di via Beccaria 3 la commemorazione di don Menguzzo a cura di monsignor Francesco Bachi, rettore del seminario arcivescovile di Pisa e parroco della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Pisa. Prima i saluti del Sindaco di Pisa e del presidente dell’associazione Il Mosaico. La cerimonia sarà preceduta, alle ore 17.00 dalla Santa Messa presso la tomba di don Fiore posta nella Cappella San Giovanni nel cimitero suburbano di Pisa.
La storia – Don Fiore Menguzzo e i suoi familiari (sepolti nella Cappella San Giovanni del Cimitero Suburbano di Pisa), vennero trucidati a Mulina di Stazzema dalle SS tedesche, e furono i primi martiri delle centinaia che il sabato mattina del 12 agosto 1944 composero il sacrificio immane di quella che in tutta Italia è conosciuta come la strage di Sant’Anna di Stazzema. Per molti anni sulla tragedia di Don Fiore Menguzzo è rimasto calato un pesante e inspiegabile silenzio rotto solo dall’intraprendenza e caparbietà di Giuseppe Vezzoni che nel 1983 fece la “conoscenza” fortuita del giovane parroco. La curiosità ma soprattutto la sete di giustizia e di verità gli consentirono di squarciare il muro eretto per “motivi di opportunità” nel dopoguerra: è solo a partire dal 1991 che a Mulina di Stazzema, luogo dell’eccidio, don Fiore e i suoi familiari sono ricordati. È solo da qualche anno che anche Pisa, dopo la sottoscrizione nel 2013 del Patto di Amicizia con gli altri Comuni, lo ricorda solennemente annualmente con varie iniziative. Nel 1999 il sacerdote è stato insignito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’Oro al Valore Civile alla memoria. Nel 2020, a cura dell’Amministrazione comunale e dell’associazione Il Mosaico, è stata scoperta una lapide che ne ricorda il sacrificio proprio in via Beccaria al civico 3, davanti alla Procura della Repubblica, nel condominio dove abitarono don Fiore e la sua famiglia.