“Non c’è stato nulla di civile nella gestione dello scalo aeroportuale G. Galilei di Pisa nella serata di domenica 5 giugno. Ero presente tra le centinaia di passeggeri in attesa dei propri voli, all’interno di un’area evidentemente inadeguata alla mole di persone bloccate a causa dei numerosi ritardi. La gente, tra cui bambini e anziani, ha aspettato ore priva di qualsiasi informazione, molti sono stati costretti a sostare per terra in mancanza di sedie e appoggi, l’aria condizionata era insufficiente, i punti vendita di beni di prima necessità hanno prorogato il normale orario di lavoro per evitare di lasciare le persone senza cibo e acqua, e nonostante il non obbligo di mascherina non ho notato alcun controllo sulle misure di prevenzione anti-covid a fronte dell’assembramento. Insomma ho assistito a un contesto assolutamente irrispettoso delle condizioni sufficienti che dovrebbero essere osservate e garantite all’interno di uno scalo che solo qualche mese fa ha pubblicizzato la ripresa del traffico dopo la pandemia. Nelle prossime ore depositeró all’attenzione del Ministero competente una interrogazione parlamentare, per chiedere che si faccia chiarezza su chi deve controllare la gestione del Galilei, se il gestore, ossia Toscana Aeroporti, o se l’Enac. Oltre a esporre ingiustamente gli utenti dell’aeroporto a uno stress psico-fisico notevole che può incidere sulla loro incolumità, la reiterazione di una gestione di questo tipo apre al rischio di disordine sociale, mettendo in pericolo non solo i passeggeri ma anche tutti gli operatori del Galilei, chiamati a lavorare oltre le loro possibilità”. Cosí in nota la deputata del gruppo Misto, Alessandra Ermellino.