Pisa, 19 ottobre 2022. Una “cartolina musicale” per diffondere le bellezze di Pisa nel mondo. Presentato questa mattina, 19 ottobre, con una conferenza stampa in Sala delle Baleari a Palazzo Gambacorti, il film d’opera “Orfeo – Claudio Monteverdi” nella speciale versione del conservatorio “Giacomo Puccini” di La Spezia, ques’ultimo diretto da Federico Bardazzi, con la regia di Marcello Lippi. Erano presenti il sindaco, Michele Conti, il vicepresidente dei Consiglio Comunale, Riccardo Buscemi, il regista, Marcello Lippi, il direttore d’orchesta, Federico Bardazzi, eil direttore del conservatorio “Giacomo Puccini” di La Spezia, Giuseppe Bruno.
«Il film, ambientato in gran parte a Pisa – dichiara il sindaco Michele Conti – si rivolge al pubblico degli amanti della musica barocca e, legando a doppio filo la bellezza della musica e quella delle immagini e del paesaggio, diventa uno strumento per invogliare lo spettatore a visitare la nostra bellissima città».
«L’opera – dichiara il vicepresidente del Consiglio Comunale, Riccardo Buscemi – è frutto di una bella sinergia di artisti e istituzioni musicali che hanno scelto come ambientazione anche gli esterni della nostra città. Mi piacerebbe vedere e ascoltare nel nostro Teatro questa produzione pensata per il video».
Orfeo è un mito letterario immortale, rappresenta il canto e la poesia, e per questo Marcello Lippi lo immagina tuttora vivente, invecchiato dalla sofferenza, chiuso in un dolore che non trova pace e in un ricordo che non lo abbandona. Il sublime cantore, che seppe con il proprio canto commuovere gli dei e farsi ridare indietro la sposa mortalmente morsicata da un serpente, vive in un hotel di Pisa, città che il regista conosce bene per essere stato per sei anni direttore artistico del Teatro Verdi, teatro con il quale tuttora collabora come consigliere di amministrazione. Il regista aveva in mente di ambientare la storia in un hotel che fosse a sua volta pieno di ricordi e di bellezza ed ha potuto girare molti interni all’Hotel Royal Victoria sul Lungarno. Da qui le telecamere hanno spaziato per riprodurre le straordinarie immagini della città ripresa dalle alte terrazze dell’hotel. Nel film si immagina che Orfeo si sia sposato proprio qui con Euridice e qui abbia voluto tornare per rivivere pienamente il dolore della sua perdita, avvenuta per sua colpa, per non aver creduto agli dei ed essersi girato a controllare se Euridice lo stesse realmente seguendo fuori dagli inferi.
Orfeo mito immortale, si diceva, ed infatti, dopo essersi involato verso il cielo insieme al dio Apollo dalla terrazza più alta dell’hotel Royal, lo ritroviamo nell’ultima scena sul Ponte di Mezzo, che ci sorride e ci ricorda che l’arte è verità e nello stesso tempo sublime finzione, come ben ci testimoniano le poesie di Rainer Maria Rilke, che separano gli atti dell’opera in questa edizione.