“Quest’anno abbiamo avuto l’ulteriore conferma: la fiera patronale di Sant’Ermolao ha smesso di essere fiera per divenire una tre sere di eventi in piazza”. A parlare i consiglieri di Uniti per Calci.
“È un dato di fatto che, negli anni, la festa patronale ha visto un costante declino, di cui l’unica responsabile è l’amministrazione comunale per non aver ascoltato i cittadini e non aver cercato un confronto con l’opposizione, che anche quest’anno è stata informata a luglio, a cartellone già stampato. Non ha tenuto conto neppure di proposte correttive venute da altri soggetti”.
Uniti per Calci insiste: “L’amministrazione comunale continua a diffondere immagini degli eventi in piazza ai quali hanno obiettivamente partecipato numerose persone, ma per il resto nega palesemente la realtà dei fatti. Nella strada principale del paese, Via Roma, che così come annunciato dalla locandina del Comune avrebbe dovuto ospitare il mercato della fiera, sono stati previsti pochi banchi, mentre per quelli collocati in Piazza Cavallotti e Via XX Settembre, gli ambulanti si sono presentati solo domenica mattina, per poi andarsene la sera prima delle 20. Una desolazione che si è protratta in questi tre giorni e che continua da anni. Dispiace poi che i banchetti dell’artigianato, che esponevano oggetti interessanti e di ottima fattura, annunciati nei giardini Sandro Pertini, siano stati totalmente assenti lunedì 7 agosto, giorno del patrono”.
I consiglieri di Uniti per Calci concludono: “La Fiera, per tornare a essere tale, necessita di una revisione integrale, anche in termini di iniziative non limitate alle sole ore serali. In questo modo verrebbe incentivata anche la partecipazione di quegli ambulanti che ormai da anni, visti i risultati, preferiscono recarsi altrove. Un’attenzione particolare dovrebbe poi essere rivolta ai nostri prodotti e produttori locali, orgoglio del territorio. Insomma siamo fermamente convinti che Sant’Ermolao possa e debba essere molto di più dei soli eventi in piazza. A oggi, dell’ingloriosa fine della fiera, possiamo solo ringraziare l’amministrazione, che ha proseguito in questo percorso, ignorando tutto e tutti. Che lo abbia fatto per disinteresse o per incapacità poco importa: al di là di tutte le mistificazioni della maggioranza, Calci e i calcesani non hanno più la fiera tradizionale, patrimonio del nostro territorio”.