Oggi, 21 marzo 2017, come tutti gli anni in occasione di questa data, la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari hanno aderito alla manifestazione in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie indetta da Libera. La ricorrenza ha portato i giovani a sfilare in tantissimi tra le strade di Prato, città che quest’anno ospita l’evento regionale, per ricordare l’impegno degli studenti contro le mafie. “Siamo convinti che ricordare chi è rimasto vittima delle mafie sia importante per diffondere consapevolezza e cultura civica nel nostro Paese, nelle nostre classi e tra i nostri compagni” afferma Elisa Porciatti, coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi della Toscana. Secondo la Rete degli Studenti Medi è fondamentale partecipare a questi momenti: “La piazza di questa mattina, così come gli workshop previsti per il pomeriggio,– prosegue Elisa Porciatti- sono momenti di aggregazione e condivisione che servono a crescere e imparare, a sentirsi parte di qualcosa di grande e a capire che non si è soli. Ma il nostro impegno, come quello delle altre associazioni in piazza oggi, non si esaurisce con il 21 marzo”. La Rete degli Studenti Medi è infatti impegnata quotidianamente nell’antimafia sociale con attività quali la partecipazione ai campi nei beni confiscati, la sensibilizzazione e la promozione della memoria storica. La piazza pratese del 21 svolge un ruolo importante per dimostrare che, a fianco di chi ha manifestato con coraggio e convinzione a Locri, vi sono anche tantissime altre comunità: l’antimafia è un impegno che riguarda tutti, in tutta Italia. “Da studenti-prosegue Elisa Porciatti- chiediamo che nelle nostre scuole si parli di più di antimafia. È necessario un impegno del MIUR nel garantire l’elaborazione di percorsi che introducano i giovani studenti a questo tema, punto cardine per la formazione del cittadino consapevole. Vorremmo che fossero incentivati e finanziati i percorsi di alternanza scuola-lavoro che sono organizzati da associazioni e cooperative che operano nei beni confiscati; crediamo sia fondamentale educare alla legalità anche a partire da esempi virtuosi di donne e uomini che, con coraggio, quotidianamente lavorano in quei luoghi.” Nello spezzone studentesco, erano presenti anche gli studenti di Pisa, e tra loro i ragazzi della Rete degli Studenti Medi Pisa e di UDU – Das Pisa. Infatti afferma Matilde Vistoli, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Pisa: “Credo che la partecipazione a giornate che affrontano tematiche di fondamentale importanza per la vita di tutti coloro che si vogliono definire cittadini attivi, sia un ottimo strumento per dimostrare alle autorità l’Interesse di tutta la cittadinanza. Oggi siamo qui insieme a realtà universitarie e del mondo della formazione in generale, per sottolineare nuovamente quanto poco si parli di queste tematiche nelle nostre scuole perché sempre meno spesso vengono lasciati agli studenti gli spazi e i tempi adatti per parlarne. Da Pisa siamo partiti in molti, tra studenti medi e universitari, per ribadire il nostro impegno e la volontà di essere protagonisti in discussioni sociali e civili che, anche se non nell’immediato, coinvolgono tutti i giovani. Vogliamo che il 21 marzo diventi un momento di riflessione sulla cittadinanza attiva e che, a partire da questa data, inizino percorsi di sensibilizzazione in tutte le scuole e in tutti luoghi di formazione. Vogliamo entrare a far parte di quel mondo che ancora oggi continua a escludere i giovani dal dialogo per poterlo cambiare e rinnovare; noi siamo qui oggi per alzare nuovamente la nostra voce.”
Sasha Grassini, presidente UDU – Das Pisa, dichiara: “Come UDU Pisa abbiamo sentito la necessità di scendere in Piazza a fianco Libera e della Rete degli Studenti Medi per gridare insieme a voce piena, ancora una volta, “Peppino è vivo e lotta insieme a noi”. Identificando, forse semplicisticamente, i valori ed i principi dell’antimafia sociale con la figura di Giuseppe Impastato, attivista, studente, compagno. Valori immortali in grado di sopravvivere anche al più oscuro dei momenti della politica italiana, e che ancora oggi riescono ad emozionare e a far scendere in piazza studenti medi ed universitari, che pur venendo da percorsi differenti si ritrovano qui oggi uniti nella lotta alle Mafie.