Pisa, 25 novembre 2021 – “Dall’inizio della pandemia tutti hanno unanimemente riconosciuto quanto sia necessario potenziare fortemente la Sanità Territoriale in termini di strutture, risorse e organizzazione, per rendere il diritto alla salute realmente vicino ai cittadini.” Così si legge in un comunicato sulla sanità territoriale del coordinamento di SINISTRA CIVICA ECOLOGISTA, che aggiunge: “Tutti i documenti di legge e di indirizzo governativi (PNRR), ministeriali (documento AGENAS sulla sanità territoriale) e regionali (Progetto “Da Casa della Salute e Casa della Comunità”) che si occupano di Sanità Territoriale identificano nelle “Case della Comunità” la struttura portante per la integrazione socio-sanitaria e per una sanità vicina al cittadino, prevedendone, sulla base di precise indicazioni, una principale, denominata “hub”, ogni 40.000-50.000 abitanti e una o più secondarie ed essa collegate, denominate “spoke”, in numero definito sulla base delle caratteristiche geografiche dei territori di riferimento.
La Regione Toscana, seguendo le indicazioni ministeriali, attende dalle Società della Salute entro Dicembre le proposte sulla localizzazione geografica delle Case della Comunità, sia Hub che Spoke, ed entro marzo proposte sulla organizzazione interna delle stesse. E’ quindi evidente che ogni proposta sulla localizzazione delle Case della Comunità è funzionale a come la Società della Salute pensa di farle funzionale.
SCE, forza politica che ha sempre spinto per il potenziamento della Sanità territoriale da un lato e crede nella più ampia partecipazione dei cittadini e delle Associazioni di cittadini che si occupano di salute e integrazione socio-sanitaria dall’altro, chiede che si apra immediatamente un confronto pubblico su localizzazione e organizzazione delle Case della Comunità: nei 9 comuni della zona pisana, che conta 200.000 abitanti, possono trovare sede, secondo i parametri nazionali, 4 o 5 centri Hub e, in considerazione del quadro di ampia dispersione geografica, almeno 7 o 8 centri spoke.
Crediamo, per la rilevanza che ha assunto il problema della tutela della salute, soprattutto sul piano della prevenzione, che sia importante creare il massimo di coinvolgimento dei cittadini. Pensiamo che anche a livello nazionale e regionale sia necessario rispettare le aspettative, da tutti riconosciute, di un reale potenziamento del sistema socio-sanitario nel territorio. “