Per le riprese all’interno del santuario la diocesi ha chiesto alla troupe della trasmissione Geo un contributo di 500 euro.
In questo fine settimana i tecnici e giornalisti Rai, hanno girato immagini tra cantine, fossi, mercato centrale e Fortezze, per realizzare un documentario sulla città di Livorno.
Il programma condotto da Sveva Sagramola, va in onda ogni giorno su Rai 3 alle 15,50 . La troupe si è presentata alla diocesi spiegando che intendevano effettuare delle riprese per la trasmissione Geo, programma che per la sua caratteristica produce effetti di promozione turistica alla città e al monastero stesso, ma la diocesi ha replicato che per effettuare riprese all’interno dei siti religiosi occorre pagare un contributo di 500 euro a sito visitato.
«Non dipende da noi, è una direttiva nazionale della Cei la Conferenza Episcopale Italiana – rispondono dalla diocesi -. Si tratta dei diritti d’immagine che le chiese come gli altri luoghi hanno». «Non possiamo fare un’eccezione per loro, altrimenti con le piccole realtà televisive come dovremmo comportarci?».
Alla fine le riprese al santuario non sono state fatte, il documentario è rimasto in qualche modo incompiuto.
La troupe ha visitato la cantina del palio e quella dei canottieri dei Vigili del Fuoco, è passata dalla Fortezza Vecchia ed è uscita in Darsena Nuova con i gozzi dei rioni storici cittadini, Venezia, Borgo, Pontino, ha passato qualche ora con i cadetti dentro l’Accademia Navale, parte integrante della storia e dell’immagine di Livorno.
Sono mancati gli ex voto, soprattutto quelli marinari, le navi affondate, le battaglie tra le onde, i pescherecci nella burrasca, il maremoto del 1742, in pratica la devozione per la Madonna di Montenero, che rappresenta la religiosità di questa città. (RO)
Foto: Saliko