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Si è inaugurata ieri sera al parco della Cittadella di Pisa l’ultima tranche di questa trentesima edizione di Metarock. È stata Erica Mou, la cantautrice di Bisceglie, a scaldare gli spettatori seduti su un’alternanza di sedie blu e nere in onore della città. La stessa Petra Magoni il giorno aveva postato una foto sul proprio profilo facebook che la ritraeva di fronte alle sedute chiedendo al pubblico di indovinare la città dove avrebbe suonato la sera. Infatti dopo il sound delicato e ironico di Erica, Petra in duo con Ferruccio Spinetti ha proposto il binomio jazz-rock di Musica Nuda , un progetto che da più di dieci anni li vede mietere concerti in tutta Italia. I gorgheggi al limite dell’ultrasuono della cantante pisana hanno incontrato il ritmo sincopato del contrabbasso di Spinetti in un’esibizione che ha toccato vari generi musicali: dal jazz, al rock, al raggae fino ad alcuni pezzi classici riarrangiati in chiave jazz della canzone italiana come “Bellezza in bicicletta” o “Me lo prendi papà. La sperimentazione del duo tocca l’apice con la versione quasi house aiutata da un gioco di luci stroboscopiche di “Bocca di rosa” di De andrè. Il mircrofono di Petra gioca un interessante match con la voce di Petra fermando l’attimo ad ogni estensione vocale di questa cantante dal range incredibilmente steso. Ospite del concerto Emma Morton reduce dell’edizione 2014 di X-factor e Luca Giovacchini che ha accompagnato con la chitarra alcuni pezzi. Il finale ha visto in esibizione anche Frida, figlia di Petra Magoni e del pianista Stefano Bollani. Così si è conclusa questa prima serata con un finale dove i musicista hanno cantato “Don’t worry be happy” a cappella, perché in fondo la musica è celebrazione della vita e questa trentesima edizione di Metarock sembra confermarlo pienamente.
A cura di Valeria Tognotti
Foto di Giorgio Tognetti