C’ è allarme sulla costa Toscana: Pisa e la Versilia meno attente alla prevenzione, occorre non perdere tempo.
Probabilmente finora sono state meno colpite e quindi meno attente alla prevenzione, adesso sono a rischio perché siamo alle porte con i mesi freddi, quando i contatti negli ambienti chiusi aumentano e il rischio di contagio cresce , quindi è bene proseguire con le vaccinazioni, senza timori delle controindicazioni, esorta il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza: “Il vaccino anti-meningite, infatti – assicura Rezza – è piuttosto innocuo, ha effetti collaterali quasi inesistenti. Al massimo, ma davvero in casi rari, può portare qualche linea di febbre. Al contrario, la malattia che combatte è seria. Quella sì che è grave. E deve essere contrastata con il vaccino, perché questa esplosione di casi in Toscana e questa circolazione così rapida della malattia si possa fermare, aggiunge Rezza che da mesi studia il fenomeno per conto della Regione. La Toscana ha investito milioni di euro per la campagna informativa per le vaccinazioni proteggendo soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti che possono essere fra i soggetti più a rischio. Ecco, quindi, spiegato l’appello dell’assessore alla Sanità Stefania Saccardi a vaccinarsi. Infatti dove c’è stata una vaccinazione di massa in Toscana i risultati si sono visti. Anche dal reparto di malattie infettive di Cisanello, il primario Francesco Menichetti aggiunge “Si impone oramai un ritorno alla obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso a scuola; un rilancio della campagna vaccinale con l’utilizzo massiccio dei media e di testimonial, uno studio dei portatori faringei infine aggiunge: “è necessario valutare l’ipotesi di una profilassi antibiotica a tappeto. NON C’E’ ALTRO TEMPO DA PERDERE”. Perché per il primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Cisanello dove da ieri è ricoverata la ragazza versiliese colpita dalla meningite di tipo C la battaglia contro il ceppo della paura in Toscana non ammette più tentennamenti. La meningite C. ormai da quasi un anno quella lettera è il simbolo di un’epidemia che spaventa la regione l’immagine stessa di un’onda che sembra inarrestabile. Per questo adesso i camici bianchi scendono in campo a viso aperto. Quello della 24enne versiliese è il 28 esimo caso di un paziente colpito da questo tipo di batterio il 35 esimo di meningite se sommato ai quattro casi di B uno di W uno mai identificato e uno di pneumococco. In tutto sette decessi. Troppi per non far scattare misure di sicurezza.
Vaccinazioni-USL Numero verde: 800177744
MP 19 ott.