Carmen Consoli dopo il grande ritorno al rock si presenta il 13 agosto per chiudere il METAROCK AL MARE in trio con Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardini alla batteria. Inizio passionale e struggente con la personale rivisitazione di Casta Diva cantata con la voce graffiante e ricca di passione che la contraddistingue. Per esplodere poi in un rock pieno di femminismo espresso senza retorica e pura forza derivata anche dalla radice siciliana. Brani di denuncia, contro i soprusi, contro il femminicidio, contro la disattenzione maschile, ma anche pieni di rivendicazione delle proprie forze, del proprio essere donna, della propria libertà di espressione, con l’orgoglio di chi sa “di aver pagato fino in fondo”. Il concerto si rifà in parte alle atmosfere dei grandi eventi live degli anni Settanta, con suggestioni legate a Jimi Hendrix, Lenny Kravitz e i nostrani Marlene Kuntz. Questo nuovo tour estivo inizia a ridosso della pubblicazione del nuovo singolo ‘La signora del quinto piano #1522’, un progetto nato con l’Associazione Nazionale Telefono Rosa, di cui Carmen è Ambasciatrice e nel quale Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi, Emma e Nada cantano con lei il brano-denuncia presente nell’album ‘L’abitudine di tornare’, schierandosi contro ogni forma di violenza sulle donne. Perché come dice lei “a me schifo mi fa!”. Esattamente non un concerto da sold-out, apparentemente un flop. Probabilmente l’inizio a sguardo basso dell’autrice denotava un disappunto per l’esiguo pubblico presente. Poi la voce, la musica e la personalità di questa intellettuale rock prendono il sopravvento e il pubblico risponde, cantando, partecipando, emozionandosi. “Pochi, ma buoni” dirà lei alla fine, regalando nel bis acclamato a gran voce il suo “amore di plastica” agli astanti in evidente ammirazione e trepidazione. E alla fine si può parlare di successo per i circa 20 brani cantati in accompagnamento tutto al femminile di questa “Donna con la D maiuscola”! Con la stessa sobria eleganza d’immagine, blaser nero e colletto bianco, gonna a tubino in pelle e tacco a spillo Carmen racconta le sue verità, gestendo la chitarra, unico tocco rosa e delicato, con un talento rinnovato e sorprendente, segno di una maturazione artistica sopraggiunta dopo un periodo di silenzio. La commistione fra il rock e la femminilità, fra la timidezza e la grande energia sono la chiave di lettura vincente di questo evento che ha chiuso l’edizione estiva di Metarock al Mare, lasciando i fan delusi soltanto per l’istantanea fuga della cantante a concerto finito. Ad accendere il pubblico, prima dell’attesa esibizione di Carmen Consoli, si sono alternati sul palco di Marina i Betta Blues Society, recentemente in studio con il loro secondo album ‘Roots’, e i Sara dei Vetri con il loro sound caratterizzato da influenze musicali diverse.
a cura di Valeria Tognotti
foto di Giorgio Tognetti
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