L’Ateneo pisano rilascia una nota per precisare alcuni aspetti relativi agli interventi edilizi in corso sull’area ex-Guidotti, anche in relazione alle notizie apparse recentemente sugli organi di stampa riguardanti tali lavori.
“I lavori di bonifica ambientale – si legge nella nota – relativi al secondo lotto del Polo didattico ex Guidotti, iniziati lunedì 22 giugno, sono condotti secondo un progetto elaborato sulla base delle specifiche indagini effettuate dall’Università di Pisa in accordo con l’ARPAT e la Provincia. Le diverse azioni in programma, comunicate agli inizi di giugno 2015 ai vicini dell’area di cantiere, ai rappresentanti degli studenti e al personale dell’Ateneo più direttamente interessato, tengono conto delle diverse problematiche presenti nella conduzione di un così rilevante intervento, a partire dalla sicurezza e salute degli operatori del cantiere, dei confinanti e delle persone presenti nelle zone limitrofe. Sul piano tecnico, con riferimento alla presenza di mercurio nei terreni di bonifica, tutte le analisi di speciazione, effettuate in collaborazione con l’Istituto per lo studio degli Ecosistemi del CNR, hanno escluso la presenza nel terreno di mercurio metallico e di composti organo-metallici, da cui si evince che non è ipotizzabile la sua presenza in aria. Nella definizione delle misure di sicurezza, comunque, sono state assunte tutte le cautele del caso, programmando un costante monitoraggio e specifici interventi per il contenimento delle polveri durante le operazioni di bonifica. Gli interventi di bonifica ambientale vera e propria, con la rimozione dei terreni contaminati, inizieranno successivamente al completamento delle demolizioni dei preesistenti edifici nell’area di cantiere, completamente recintata mediante pannelli ciechi di altezza pari a 3.8 metri. Pertanto le polveri segnalate da alcuni cittadini provenivano dalle operazioni di abbattimento dei vecchi corpi fabbrica fortemente degradati lungo via Nicola Pisano. Le operazioni sono state seguite dal Direttore dei lavori e dal coordinatore per la sicurezza, costantemente presenti sul cantiere a bordo demolizioni, e monitorate attraverso i sistemi di rilevazione in tempo reale. Le operazioni preliminari alla demolizione erano state illustrate e concordate anche con il comando della Polizia Municipale. Dal mese di settembre, nel proseguimento delle attività vere e proprie di bonifica, saranno adottati gli ulteriori specifici interventi per il contenimento delle polveri, previsti dal medesimo protocollo e dal progetto approvato dalla Conferenza Provinciale dei Servizi del 22 maggio 2014, quali: umidificazione delle aree di lavoro e dei cumuli di materiale mediante l’impiego di nebulizzatori; copertura mediante opportuni teloni dei mezzi che trasporteranno il terreno scavato; limitazione della velocità dei mezzi all’interno del cantiere e loro lavaggio prima dell’uscita sulla viabilità cittadina; limitazione delle attività di scavo nelle giornate di vento particolarmente intenso. Considerata la modalità progettuale, i controlli previsti e il ruolo degli enti terzi di vigilanza non sono prevedibili condizioni di rischio per la salute degli operatori del cantiere e delle persone presenti nelle zone limitrofe.”
L. – 14 agosto 2015.