Non erano Stagioni felici, quelle di metà anni ’70, per la Società nerazzurra, con pochi soldi a disposizione e “rose” formate in larga parte da giovani cresciuti nel vivaio, pur se nella campagna estiva la squadra, che aveva finito al quint’ultimo posto il precedente Campionato, era stata rinforzata con il “trio” Piccoli, Schiaretta e Cappanera proveniente dal Grosseto e con l’innesto di Zunino e Pulitelli in attacco.
di Giovanni Manenti
La dirigenza, poi, ci mise del suo con l’esonero del Mister Landoni alla ventiduesima giornata, sostituendolo con Piaceri che, nelle successive 13 partite, ottiene appena 8 punti (frutto di una vittoria e sei pareggi …) che fanno sprofondare il Pisa sul fondo della classifica, determinando il ritorno di Graziano Landoni sulla panchina nerazzurra, quando mancano solo tre gare alla fine del Campionato …
Landoni torna alla guida della squadra il 23 maggio ’76 nel match interno contro il Ravenna, diretta concorrente per la salvezza, e, quando sembrava che la rete di Pulitelli poco dopo l’ora di gioco avesse orientato la gara in favore dei nerazzurri, il pari di Frara a 7’ dal termine faceva sì che sul Pisa si facesse sempre più spazio lo spettro della retrocessione …
Infatti, a 180’ dal termine, la Classifica, per le ultime posizioni, così recitava: Anconitana e Spezia p. 34; Montevarchi ed Olbiap. 33; Riccione p. 32; Pisa p. 31; Chieti e Ravenna p. 30, con il calendario che, alla penultima giornata metteva di fronte Ravenna e Chieti in un autentico “incontro-Spareggio” ed il Montevarchi ad ospitare l’Olbia, nel mentre il Pisa rendeva visita al Rimini ed il Riccione era atteso dalla trasferta di Teramo ….
Era pertanto un Pisa con l’acqua alla gola quello che il 30 maggio ’76 scende in campo al “Romeo Neri” di Rimini, consapevole che, in caso di sconfitta, occupando già il terz’ultimo posto della graduatoria che voleva dire retrocessione, non vi sarebbe stata più alcuna speranza di salvezza, mentre, di contro, i padroni di casa avevano già conquistato la matematica Promozione in Serie B, ma volendo festeggiare di fronte al proprio pubblico, non avevano certo intenzione di chiudere con una sconfitta, anche se all’andata avevano espugnato l’Arena Garibaldi per 1-0 ….
Questo per dire che fu partita vera, con uno Stadio interamente dipinto di biancorosso ed i Dirigenti nerazzurri in tribuna con un occhio al campo ed un orecchio alle notizie che provenivano dagli altri campi dove erano impegnate le dirette concorrenti interessate alla lotta salvezza ….
Il Pisa gioca la sua partita con la forza della disperazione, ribatte colpo su colpo alle offensive dei padroni di casa ed, alla mezz’ora passa in vantaggio con Zunino, salvo vedersi rimontare dopo appena 5’ da una rete del bomber romagnolo Fagni – che chiuderà la Stagione a quota 12 reti – e riuscendo però a riportarsi nuovamente avanti proprio in chiusura di prima frazione di gioco grazie all’unica rete stagionale di Vinciarelli, mai così gradita ….
All’intervallo, il Pisa è così a quota 33, sopravanzando il Riccione che è nettamente sotto a Teramo, mentre il Chieti è in vantaggio 1-0 a Ravenna e Montevarchi-Olbia sono sullo 0-0, una situazione indubbiamente favorevole in vista dell’ultimo turno di Campionato ….
Ma i nerazzurri non hanno fatto i conti con la voglia dei padroni di casa di non lasciare il campo sconfitti, nonché con la vena realizzativa di Fagni che, non contento della rete messa a segno nel primo tempo, riequilibra le sorti dell’incontro con il suo secondo sigillo personale poco dopo l’ora di gioco ed, a questo punto, ottenuto l’obiettivo di aver evitato la sconfitta interna e, da parte nerazzurra, di rimandare comunque il verdetto finale all’ultima giornata, fa sì che non succeda molto altro sino al fischio finale dell’arbitro che, tra l’altro, era un “certo” Longhi di Roma, destinato ad una brillante carriera ….
Al rientro nello spogliatoio, giocatori, Tecnico e Dirigenti venivano informati dei pareggi negli scontri diretti tra Ravenna e Chieti (risultato che, in pratica, condannava entrambe …) e tra Montevarchi ed Olbia, tal che, con la sconfitta del Riccione a Teramo, ad una giornata dal termine, la classifica era così delineata (con la situazione della differenza-reti, discriminante in caso di arrivo a pari punti … ): Montevarchi (-3), Anconitana (-4), Spezia (-5) ed Olbia (-13) tutte a quota p. 34; Riccione (-6) e Pisa (-8) p. 32; Ravenna e Chieti (virtualmente retrocesse …) p. 31 ….
L’ultima giornata prevedeva altri due scontri diretti, con il Riccione che ospitava l’Anconitana ed il Montevarchi che doveva rendere visita al Pisa all’Arena Garibaldi, mentre Spezia ed Olbia avevano un turno casalingo con due squadre tranquille come Lucchese ed Empoli e non avrebbero avuto difficoltà ad ottenere il punto della matematica salvezza, come in effetti avvenne ….
Toccava così a Pisa e Riccione dover vincere i propri incontri casalinghi per raggiungere a quota 34 Montevarchi ed Anconitana e poi giocarsi il tutto alla differenza reti, con il semplice calcolo che una vittoria del Riccione sull’Anconitana con un solo goal di scarto avrebbe posto entrambe le squadre con una differenza reti di -5 che o Pisa o Montevarchi non avrebbero potuto raggiungere al termine del loro incontro ….
Ovviamente, Riccione-Anconitana finì 2-1 per i romagnoli ed, a questo punto, al Pisa occorreva una vittoria con tre reti di scarto per salvarsi ed il “miracolo” si concretizza grazie alle reti di Russo e Zunino che già in finale di primo tempo portano i nerazzurri sul 2-0, con il “sigillo” finale di Pulitelli al 20’ della ripresa per la più sofferta ed insperata salvezza mai ottenuta dal Pisa, considerando che il Montevarchi, che alla vigilia era la squadra con la miglior differenza reti tra tutte le pericolanti, si trovò a retrocedere per una sola rete di scarto …
Resta però il fatto che “quel 3-0” sarebbe stato del tutto inutile senza il pareggio di sette giorni prima al “Romeo Neri” di Rimini, che dette al Pisa una ed una sola opportunità di salvezza ed i nerazzurri furono bravi a saperla cogliere …
30.5.1976 – 37.a giornata Campionato Serie C 1975.76
Rimini – Pisa 2-2 (35’ e 62’ Fagni; 30’ e 45’ Vinciarelli)
Rimini: Sclocchini; Agostinelli, Marchi; Sarti, Guerrini, Berlini; Fagni, Di Maio, Cinquetti, Romano, Carnevali. All. Meucci.
Pisa: Tomei; Schiaretta, Luperini; Baldoni, Scotto, Rapalini; Piccoli, Cappanera (30’ Rossi), Vinciarelli, Zunino, Pulitelli. All. Landoni.
Arbitro: Longhi di Roma