Il partigiano, antifascista, presidente Anpi Pisa, combattente per la libertà, negli anni della Resistenza italiana è stato e sarà faro acceso della memoria antifascista.
Giorgio Vecchiani entra nella Resistenza con la formazione “Nevidio Casarosa”, distaccamento della 23ª Brigata Garibaldi, di base sul Monte Faeta. Sotto il comando di Ilio Cecchini prende parte a numerose azioni contro pattuglie tedesche e militari repubblichini e a scontri a fuoco per impedire rappresaglie e razzie degli occupanti. Grazie anche a lui il 2 settembre ’44 Pisa è liberata. “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. » è il discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza che Piero Calamandrei ha fatto il 26 gennaio 1955. Giorgio partigiano che ha preso le “parti” della Costituzione, e che dell’impegno civile ha fatto un esercizio quotidiano e autorevole facendola camminare come chiedeva Piero Calamandrei in quel discorso, trasmettendo a tutti noi cittadini dandoci l’esempio con l’impegno e la passione civile al servizio della comunità. Ha intrapreso l’opera scientifica di creare le condizioni perché nascesse il gruppo giovani dell’ANPI, in modo studiato per preparare per tempo il passaggio di consegne. Giorgio ha preparato questo passaggio e ci ha preparato, è deceduto lo scorso 8 maggio, la sua testimonianza sulla Resistenza è raccolta nel volume “Io sono l’ultimo” (Einaudi, 2012) e nel film documentario “La Memoria degli Ultimi”. Giorgio ci mancherà molto, non poter più discutere con lui e ascoltare i suoi racconti e le sue considerazioni sui fatti attuali, condividere amicizia e affetto, è stato un grande partigiano con un impegnato politico e un uomo di profonde e civili qualità.
Miranda Parrini 2 settembre 2015