Mercoledì 4 maggio alle 17.00, nell’aula magna di Palazzo Matteucci (piazza Torricelli 2, Pisa) si svolgerà la presentazione del volume “Szymborska, la gioia di leggere. Lettori, poeti, critici”, edito dalla Pisa University Press e curato da Donatella Bremer e Giovanna Tomassucci. Insieme alle curatrici intervengono Mauro Tulli, Stefano Brugnolo, Fausto Ciompi e Giacomo Cerrai.
Il volume ricco di testimonianze raccoglie anche due inediti della poetessa: un collage “italiano” ispirato alla Torre di Pisa e una poesia del 1985, mai apparsa in Italia, “Dialettica e Arte”. Nobel per la Letteratura 1996, Wisława Szymborska ha conquistato nel nostro paese decine di migliaia di lettori.
“Szymborska si rivolge a noi, che condividiamo la sua stessa epoca, come una di noi, lasciando da parte le proprie faccende private: e tuttavia, anche se si mantiene ad una certa distanza, fa riferimento a ciò che ciascuno (o ciascuna) di noi ha imparato della propria vita.” – Czeslaw Milosz
Una poetessa popolare che, nonostante la lingua madre ostica, si esprimeva in maniera semplice, servendosi del verso libero. Perpetrando col suo proverbiale entusiasmo “l’arte di essere vivi”. Versi dotati di una grande forza emotiva, che commuovono e si lasciano facilmente comprendere. In quest’opera, traduttori e poeti, che l’hanno conosciuta, riportano i loro personali contributi, per celebrarne il personaggio e per rendere omaggio alla persona. Sono testimonianze soggettive, talvolta intime, come per esempio sui tre viaggi che la poetessa ha compiuto in Italia: nel 2007 a Roma, Siena e Pisa; nel 2008 a Catania e Palermo; nel 2009 a Bologna e Udine.
Alla sua morte, nel 2012, per volontà testamentaria di Wislawa Szymborska viene istituita la Fondazione omonima, che ha il compito di sostenere ogni iniziativa a favore della lettura e della diffusione della poesia. Essa conferisce annualmente un premio internazionale ad autori che si siano particolarmente distinti per le loro opere poetiche. Accanto ad un intervento del suo traduttore Pietro Marchesani, il saggio presenta due inediti della Szymborska.
In copertina il suo collage ispirato alla Torre di Pisa.