Alla vigilia della prima semifinale play-off contro il Pordenone queste le parole del Mister nerazzurro: “Sara una gara importante dovremmo sfruttare il fatto di giocarla davanti al nostro pubblico, ma siamo davanti ad una squadra che gioca bene al calcio e dovremo fare attenzione. Loro nei primi minuti della gara sono molto pericolosi, ma credo che l’abbiamo preparata bene. Nella gara contro la Maceratese siamo entrati contratti perchè l’abbraccio della folla un’ora e mezza prima è stata un’emozione forte. La cosa bella di questo gruppo è che non sembra che stiamo preparando i play-off, sembra di preparare gare di campionato e questo è cosa importante.”
“Il Pordenone – continua il Mister parlando dei prossimo avversari – l’abbiamo studiato con i video disponibili poi abbiamo mandato un nostro uomo a seguire le loro gare, c’è un lavoro dietro, dovremo cercare di fare il nostro e cercare di non far fare loro quello che solitamente fanno, in modo da fargli perdere le loro sicurezze. A loro mancano alcuni giocatori offensivi ma è una squadra che palleggia bene, è squadra tecnica, assomiglia molto al loro allenatore che insegna bene ai giovani, sono arrivati secondi in un girone quello A che era molto competitivo, ma noi dovremo essere compatti e fare pressione un pò più alta, giocare a viso aperto. Mi piacerebbe non subire goal, non ho nella testa un risultato.”
“La gara di domenica pesa tanto, avrei preferito giocare prima da loro e poi qui all’Arena, la cosa che mi aspetto è la stessa intensità della scorsa settimana, stiamo bene fisicamente, si è creato un gruppo coeso che si vede che ci tiene molto a fare bene e apprezzo molto questa loro gestione, il loro senso di appartenenza è importante per me.
Domani saranno tutti a disposizione ad eccezione di Polverini e questo significa che abbiamo lavorato bene visto che invece in altre squadre ci sono delle defezioni. Riguardo l’altra semifinale magari Lecce e Foggia hanno qualcosa più di noi, ma non sempre vince davvero il migliore, anche io da giocatore alcune volte ho vinto pur non essendo la squadra davvero migliore. Quando preparavo le gare da calciatore ero taciturno, mi isolavo, mentre ora da allenatore mi capita il contrario, mi piace vedere se i miei ragazzi non sono tesi e sentono la musica, perchè così non sprecano energie, oggi da allenatore ho solo tanti pensieri, sento la pressione della mia squadra, della città, della gente che mi sta intorno. In questo periodo sono teso ma mi rilasso giocando a pallone con mio figlio. “
Mister Gattuso: “Gara che pesa tanto, mi aspetto la stessa intensità vista contro la Maceratese
