Taglia quest’oggi il ragguardevole Traguardo di 88 anni, essendo nato a Parma il 22 maggio 1928, Umberto Pinardi, il Tecnico della Promozione dei Nerazzurri dalla Serie C in B a metà anni ’60 …
di Giovanni Manenti
Da calciatore, dopo gli esordi alla Gallaratese nell’immediato Dopoguerra, Pinardi si mette in luce nelle tre Stagioni in A vissute con il Como ad inizio anni ’50, tanto da essere acquistato dalla Juventus nell’estate ’52, con cui fatica a trovare spazio in prima squadra, tanto da collezionare appena 12 presenze in prima squadra in due Stagioni …
Trasferitosi all’Udinese nel ’54, vive con i friulani l’amarezza della retrocessione in B per un illecito sportivo relativo a stagioni precedenti dopo aver finito il Campionato al secondo posto dietro al Milan, contribuendo peraltro l’anno seguente all’immediato ritorno dei bianconeri nella Massima Serie per poi accasarsi alla Lazio con cui, nel ’58, conquista la prima Coppa Italia del Dopoguerra superando per 1-0 in Finale la Fiorentina, per poi, dopo un breve ritorno ad Udine, concludere, nel ’61 a 33 anni, una più che dignitosa carriera con un ultimo anno al Como che lo aveva lanciato …
Conclusa l’attività agonistica, Pinardi avvia un’immediata esperienza da Allenatore che, dopo i primi due anni alla Massese in Serie D, conclusi con un sesto ed un secondo posto, lo porta nell’estate ’64 alla Guida del Pisa che aspira ad emergere dal “grigiore” della serie C, dopo essersi piazzato l’ano prima al terzo posto in un Campionato che aveva visto conquistare la B da parte dei “cugini” del Livorno …
Il nuovo Tecnico esegue alla perfezione i dettami impostigli dalla Dirigenza e, costruendo il proprio cammino all’Arena Garibaldi – “Fortino” inespugnabile con 13 vittorie e 4 pareggi nelle 17 gare interne – conquista la Promozione in B al primo colpo (curiosamente proprio mentre la Massese, il Club che aveva lasciato, fa altrettanto garantendosi il salto in Serie C superando per 1-0 il Pontedera nello “spareggio” di Livorno …), sopravanzando l’Arezzo di un punto e riportando i nerazzurri nella Serie Cadetta dalla quale mancavano da ben 13 anni, dopo la retrocessione al termine della Stagione 1951.52 …
Confermato anche per l’anno seguente, Pinardi riesce a conquistare una drammatica salvezza grazie al successo per 3-0 all’ultima giornata a Reggio Emilia, mentre la sua esperienza alla guida del Club di via Risorgimento termina il 9 aprile ’67 dopo la sconfitta per 0-1 ad Arezzo a 10 giornate dal termine, cedendo la panchina a Renato Lucchi che, dopo aver portato i nerazzurri alla salvezza, sarà l’artefice del “Miracolo” relativo alla prima Promozione del Dopoguerra del Pisa nella Massima Divisione …
Dopo una Stagione all’Udinese, dove aveva militato anche da giocatore, Pinardi se ne torna alla Massese, chiudendo il Campionato di C ’69 al secondo posto ed, ancora una volta, “prepara” il terreno al suo successore, Cesare Meucci (del quale aveva preso il posto sulla panchina nerazzurra nel ‘64 …), che conquista l’unica Promozione in B nella Storia della Società bianconera, mentre Pinardi, dopo aver allenato la Ternana in B, viene richiamato alla guida del Club apuano l’anno seguente a Campionato in corso, non riuscendo ad evitarne il mesto ritorno tra gli allora “Semiprofessionisti”, cui fa purtroppo compagnia anche il Pisa, nonostante la doppia vittoria – tra andata e ritorno – proprio contro la Massese …
Ciò nonostante, a Pinardi viene concessa l’opportunità di sedere per la prima volta su di una panchina di Serie A, guidando nella Stagione 1972.73 il Palermo neopromosso nella Massima Divisione, esperienza che, però, si conclude alla ventiduesima giornata dopo la sconfitta interna per 2-0 contro la Lazio che vede i rosanero al penultimo posto della Classifica, cambio tecnico che non è sufficiente ad evitarne il ritorno tra i Cadetti e che, di fatto, pone fine alla carriera di allenatore di Pinardi …