Le RSU dei lavoratori comunali hanno occupato per due ore la sala di Giunta in segno di protesta per la mancata partecipazione dei rappresentati di Amministrazione comunale e Giunta alla riunione con le rappresentanze sindacali prevista per martedì 31 maggio. Al termine della protesta le RSU hanno emesso un comunicato che pubblichiamo.
Oggi 31 Maggio 2016, alle ore 15 – si legge nel comunicato delle RSU – si sarebbe dovuta tenere la riunione settimanale della Giunta regolarmente convocata e confermata ma nessun assessore, né il Sindaco si sono presentati. Le RSU e una delegazione di lavoratrici e genitori dei servizi educativi ha occupato la sala della Giunta comunale di Pisa al secondo piano di Palazzo Gambacorti. L’occupazione, protrattasi fino alle 17, era finalizzata a incontrare l’Amministrazione comunale e la Giunta per ottenere informazioni dirette sul futuro dei servizi educativi visto che ad oggi nonostante reiterate richieste l’incontro con il sindacato non è mai avvenuto. Questa protesta è solo l’inizio di una mobilitazione decisa dall’assemblea dei servizi educativi dello scorso 25 Maggio che ha approvato il seguente ordine del giorno: l’assemblea delle lavoratrici/i riunita il giorno 25 Maggio 2016 Ha discusso con la RSU le problematiche del settore e dichiara quanto segue:
- E’ inqualificabile il comportamento dell’Amm.ne Comunale che in data odierna ha comunicato alla stampa locale l’organizzazione dei servizi educativi per l’anno scolastico 2016/2017, senza aver prima informato la rappresentanza sindacale che da tempo aveva chiesto un tavolo di confronto sulla questione.
- Tale modalità è una violazione palese delle relazioni sindacali da sottoporre la questione all’Ispettorato del Lavoro
- E’ da respingere quanto contenuto nell’informativa sulla stampa ovvero la riduzione dell’organico delle educatrici da 63 a 50 con conseguente riduzione della gestione diretta del servizio nido e relativa riorganizzazione
- E’ da respingere gran parte del contenuto della delibera di Giunta del Febbraio scorso in ordine a: mobilità del personale, incremento delle esternalizzazioni.
- E’ da ritirare il provvedimento dirigenziale riguardo la nomina della figura della referente di struttura che prefigura un ruolo gerarchico e annulla il ruolo del collettivo.
Per tutto questo l’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi educativi asili nido e scuole dell’infanzia, proclamano lo stato di agitazione e le prime iniziative di mobilitazione:
- Percorso di “denuncia di comportamento antisindacale” a carico del Comune di Pisa per la mancata informazione sulla riorganizzazione dei servizi.
- Informazione alle famiglie utenti.
- Blocco degli straordinari, con particolare attenzione alle giornate dei concorsi per nido e materne.
- Presidio delle lavoratrici/tori davanti alla prossima riunione della Giunta prevista per il giorno 31 Maggio.
- Assemblea con tutto il personale educativo, insegnante, ausiliario e di cucina di tutti i servizi a gestione diretta, indiretta e convenzionata.
- Blocco generale dei servizi.
È inaudito che l’amministrazione comunale non abbia avuto il coraggio, la correttezza\trasparenza, di incontrare lavoratrici e utenza per spiegare loro come sarà gestito il servizio nel prossimo anno scolastico. E’ evidente che non si voglia ascoltare voci diverse da quelle dell’assessora Chiofalo abituata da tempo a monologhi travestiti da percorsi partecipativi. La mobilitazione proseguirà nelle prossime settimane con il sostegno della utenza che ha confermato il pieno sostegno a istanze che non vogliono essere solo di natura sindacale ma riguardano la cittadinanza e i servizi pubblici. Rsu comune di Pisa.
Sull’occupazione da parte della Rsu della sala di Giunta, è intervenuto Giovanni Garzella, capogruppo in Consiglio Comunale di Fi-Pdl: “Questo Amministrazione è lontana dalle aspettative e dalle esigenze delle lavoratrice e dai lavoratori comunali. Questa occupazione è il sintomo di un grave disagio al quale occorre dare risposte immediate. Questa Amministrazione dimostra non no sapere gestire neppure la macchina comunale e a fare le spese sarà tutta la città, saranno tutti i cittadini”.