Tanti messaggi nella bacheca Facebook di Lavinia Mazzanti, dove amici e conoscenti hanno voluto lasciare un ricordo e un saluto sia virtualmente che di persona, per unirsi agli amici e condividere anche il dolore della famiglia. “Mi manchi tanto, ci rincontreremo in un altro tempo e in un posto migliore – aggiunge su Facebook Cassidy Olcese, compagna di studi della scuola di Seattle -. Non ti dimenticherò mai e ti ricorderò sempre come la mia compagna di squadra e come una buona amica. Mi piacerebbe ridere e andare a pranzo con te almeno un’altra volta, ma lo faremo di nuovo in un posto diverso. Riposa in pace, ci vediamo presto». Altro post di un’amica “Ricorderò per sempre la bambina spensierata che giocava con me sotto l’ombrellone del lido. Ti porterò per sempre nel cuore, riposa in pace». Difficilmente gli amici ed i conoscenti dimenticheranno Lavinia, con lei hanno condiviso gli anni più belli della vita, era una ragazza semplice, solare. «Non sembra vero, non riesco ancora a crederci – scrive Fabio, studente dell’Istituto Santa Caterina, dove Lavinia si era diplomata -. Pensare che abbiamo fatto l’esame nemmeno un mese fa. Addio, anzi arrivederci perché resterai sempre con noi». Gli amici che erano in vacanza con la ragazza sono tutti profondamente scossi e sotto shock per quanto è accaduto. Lavinia è andata incontro ad un destino crudele, è morta per le ferite riportate nell’uscita di strada, lei alla guida del quad che si è ribaltato, ha avuto un forte impatto contro il parapetto di un ponte che si è sfondato, dopo un volo di cinque metri, la ragazza è finita nel greto del fiume riportando ferite risultate fatali, il casco non era indossato; a bordo con lei viaggiava l’amico Lorenzo Grifoni, che si è salvato. Il gruppo dei giovani pisani stava andando al mare, gli altri erano più avanti nel momento della tragedia e, una volta tornati indietro, sono arrivati sul posto quando c’erano già i soccorritori. Sono in corso gli accertamenti della dinamica. A seguito di questo incidente mortale l’Autorità della Farnesina ha diramato un comunicato ai turisti che “sconsiglia vivamente di affittare i motocicli a quattro ruote, c. d. ‘quad’ molto diffusi sulle isole, in quanto sono estremamente instabili e – spesso – sono causa di incidenti anche mortali”. La salma di Lavinia è stata trasportata a Pisa nel pomeriggio di mercoledì 22, e trasferita nella chiesa di Santa Caterina, dove si è svolta una veglia di preghiera a cui hanno partecipato moltissime persone, in chiesa è stato montato un cartellone con le foto di Lavinia ritratta con gli amici in momenti di gioia e serenità. La veglia di preghiera è andata avanti a lungo, a organizzarla è stato Romano Gori, dirigente scolastico dell’istituto arcivescovile Santa Caterina, che la giovane aveva frequentato fino a poche settimane fa, quando ha sostenuto gli esami di maturità. In città si porta il lutto del tragico incidente stradale, il cordoglio del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, della Asl 5 l’Azienda ospedaliero-universitaria dov’è medico il padre di Lavinia, tutti esprimono i sentimenti della più viva solidarietà umana e vicinanza alla famiglia della ragazza. Giovedì 23 luglio alle 9.30 saranno celebrati i funerali. Intanto le autorità elleniche hanno aperto un’inchiesta sull’incidente. Dal 2010 ad oggi si sono registrati oltre 700 incidenti mortali, a causa del ribaltamento del quad, quindi il rischio di lesioni gravi o mortali è evidente, da uno studio si evidenzia che sarebbe opportuno e obbligassero montare dispositivi di protezione CPD, ROPS o ROPS con sistemi di ritenuta per il conducente, per ridurre il rischio di lesioni gravi o mortali che causano l’urto, schiacciamento o intrappolamento del tronco del guidatore durante il ribaltamento del quad.