Dura presa di posizione della giovane sponente grillina del Consiglio comunale di Pisa:
“Oggi scopriamo dalle parole dell’assessore Serfogli in merito all’impennata delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, di esser ritornati una gloriosa Repubblica
Siamo, secondo le parole dell’assessore, uno di quegli stati che legifera a se e che si autodeterminano nella riscossione delle tasse. Scopriamo infatti il passaggio da Tarsu e Tares ce l’ha avuta solo Pisa che le direttive europee in merito allo smaltimento dei rifiuti siamo gli unici a rispettarle, la cosiddetta circolare Orlando, ma anche che solo Pisa ha un flusso così importante di turisti tale da triplicare la produzione di rifiuti.Pisa unica città d’arte della Toscana.
Le giustificazioni addotte dall’assessore sulla triplicazione delle tasse sono imbarazzanti e sanno più di un arrampicata sugli specchi.
L’assessore si dimentica di spiegare come mai il comune di Pisa non ha aderito alle prescrizioni della Regione in merito al tetto imposto sul costo dei rifiuti a tonnellata.
Non racconta che l’impianto di smaltimento ossia di incenerimento costa ai pisani un occhio della testa.
Non giustifica come mai Pisa trasferisce 10 tonnellate l’anno nell’impianto del Picchianti (Livorno) oltre a quelle trasferite in altri comuni, di cui non è dato avere notizia.
Serfogli non spiega come mai in anni e anni di monocolore a Pisa non è mai partita la raccolta differenziata, se non in maniera del tutto schizofrenica, come abbiamo visto nell’ultimo anno, per cui se abiti a Ospedaletto conferisci in un modo se abiti in centro in un altro nel litorale addirittura con un terzo sistema ancora.
I Pisani sono stufi di pagare per gli errori e le distrazioni di questa classe politica che trova una giustificazione per tutto meno che alla loro inadeguatezza, se non si è in grado di esercitare un controllo su una partecipata così strategica lo si dichiari senza se e senza ma. La gara regionale dei rifiuti nel suo percorso a ostacoli sta dimostrando tutta l’inadeguatezza di questa classe dirigente, da un lato un sindaco che non spiega alla città il futuro in materia di rifiuti dall’altro una giunta totalmente disinformata sulle dinamiche delle sue partecipate”.