Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Sinistra per Cascina in merito al primo mese di amministrazione della nuova giunta comunale.
Trascorso un mese dal ballottaggio del 19 Giugno – si legge nel comunicato – in previsione del prossimo Consiglio Comunale e con gli ultimi eventi accaduti a Cascina, abbiamo elementi per tracciare un bilancio dell’andamento dell’amministrazione Ceccardi. Smentendo le aspettative di molti e le promesse dello stesso Sindaco circa un governo da subito fattivo e rappresentativo di tutti i cittadini, i primi provvedimenti presi da Ceccardi non hanno affrontato la sostanza di alcuna questione, restando su un piano ideologico e dimostrativo. Conclusa la fase elettorale, in cui i partiti adesso al governo non hanno mai mancato di accusare la precedente Amministrazione di scarsa attenzione per i cittadini cascinesi, poca decisione e cattivo uso delle risorse a disposizione, il Sindaco Ceccardi sembra incontrare non poche difficoltà nell’affrontare i reali problemi di Cascina e nel mantenere le promesse fatte. Il Sindaco e la giunta sembrano ancora più concentrati sullo studio delle mancanze dell’Amministrazione precedenti che sulla costruzione della loro attività di governo. Dopo le lunghe consultazioni per la scelta degli assessori (confermate 7 figure, quindi nessun risparmio su questo fronte) il Consiglio Comunale di Cascina è stato l’ultimo ad insediarsi in Italia, contro ogni pronostico di rapido decisionismo. Ceccardi ha poi assunto un capo di gabinetto che porta con sé alcune contraddizioni: consigliere comunale della Lega a Cecina, ha un contratto a tempo pieno che smentisce ogni ipotesi di risparmio su tale figura, dopo le polemiche sui costi dei due assunti part-time dalla precedente Amministrazione. In tema di governo, laddove Ceccardi è voluta intervenire, ha sollevato assieme alla sua Giunta questioni di attacco soprattutto ideologico e politico alla Giunta precedente: sull’uscita mediatica circa la mancanza di autorizzazioni dello spazio “The Jungle” (che nel frattempo ha riaperto) cui sarebbero stati concessi permessi in mancanza delle autorizzazioni necessarie ed in virtù di amicizie politiche, non è stata ancora fatta la chiarezza necessaria dopo aver lanciato accuse così pesanti. È necessario poi quanto prima possibile fare chiarezza su quanto affermato dal vicesindaco Parrini circa le irregolarità del deposito mezzi per la raccolta rifiuti dell’azienda AVR in Via Del Nugolaio, nonchè sui gravi disservizi che stanno caratterizzando la nuova gestione dei servizi ambientali. Lascia perplessi il provvedimento di revisione dei requisiti per l’accesso ai contributi alle utenze idriche deboli, che da un lato esclude pregiudizialmente i cittadini stranieri e dall’altro disincentiva l’arrivo a Cascina di nuovi cittadini italiani provenienti da comuni e città vicine che potrebbero scegliere il nostro territorio per vivere. Ceccardi non è riuscita e pare non riuscirà poi, a sgomberare come promesso in fase elettorale il centro di accoglienza della Tinaia, pena uno scontro non sostenibile con il prefetto e gli altri comuni dell’area pisana, decisi a tenere attivo sul territorio un sistema di accoglienza diffusa, che vedrà presto arrivare a Cascina nuovi migranti in stato di necessità. Su questo punto, invece di promuovere l’effettiva qualità dei luoghi di accoglienza e delle attività che si svolgono al loro interno, si continua strumentalmente ad alzare il tono dello scontro italiani-stranieri. In quanto ai bisogni dei cittadini, non possiamo che disapprovare la strumentale sovraesposizione mediatica data allo sfratto (già previsto da tempo) della famiglia romena residente in Via Simone, e la cattiva gestione delle delicate necessità delle famiglie in emergenza abitativa che protestano in queste ore di fronte al Comune. Viene da chiedersi se al Sindaco e alla giunta siano chiare le responsabilità e gli strumenti connessi alla gestione di un comune. Vale la pena ricordare che alla bandiera saharawi riposta dopo 10 anni di presenza in sala del Consiglio Comunale, non è stata ancora data nuova collocazione, che non è mancata al crocifisso, tempestivamente affisso nell’ufficio del Sindaco, contro lo spirito laico che dovrebbe contraddistinguere chi governa. Del resto Ceccardi, senza considerare la responsabilità del ruolo che ricopre, non ha saputo risparmiarsi gravi dichiarazioni di incitazione al conflitto religioso e sociale all’indomani dell’attentato avvenuto a Nizza. Il Sindaco sembra non aver intenzione di governare davvero per tutti i cittadini come promesso, senza consentire a Cascina di superare le dinamiche da campagna elettorale fatte di slogan, atti dimostrativi, molte parole e pochissimi fatti.