Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Maurizio Nerini, Noi Adesso Pis@, in merito alla questione delle strade bianche da utilizzare per decongestionare dal traffico estivo le strade del litorale pisano.
“Quando ho letto la notizia non ci volevo credere – si legge nel comunicato – il nuovo presidente del Parco di San Rossore Maffei Cardellini si presenta nel peggiore dei modi annullando in un attimo tutti i progressi fatti negli scorsi anni: no strade bianche, no distributore a Marina di Pisa!
Che la sua sia una carica politica voluta dalla Regione , da un Rossi contestato palesemente, è chiaro. Altrettanto chiaro è il fatto che cerchi in tutte le maniere salvare l’ente dalla bancarotta assumendo un super esperto che faccia apparire meno drammatici i bilanci degli scorsi anni aggravati da spese e consulenze e per favorire questa operazione alza un polverone. Se sul tema delle strade bianche del Litorale il dibattito è aperto e da compiere con forme di partecipazione, che forse il presidente nemmeno conosce, dove il confronto tra sì e no dovrà esser un po’ più ampio della polvere che si alza, scevro da preconcetti e con basi scientifiche e magari puntando sulla opportunità di dare sfogo al traffico provocato dalle citate strozzature sulle strade esistenti che il Parco stesso non ha permesso di sanare, sul discorso del distributore di carburante a Marina l’ uscita di Maffei Cardellini è inadeguata, inappropriata, inopportuna, irrispettosa, impopolare e fuori tempo massimo!
Non so con chi abbia parlato di queste cose il presidente Maffei Cardellini, certo non con i commercianti, ricordo a lui che l’iter del distributore era già concluso a giugno 2105 quando è stato bloccato dalla sovrintendenza per un cavillo, che è stata fatta una variante al piano di gestione del parco approvata da tutti gli enti preposti, parco compreso, che hanno rilasciato tutti permessi per la costruzione … “complicato da realizzare”, ma già fatto caro presidente… con un bellissimo e funzionale progetto che tutti attendono. Per riprendere la sovranità urbanistica sul territorio, lasciata in queste mani, a settembre Noi Adesso Pis@ inizierà una campagna tesa ad un referendum che chieda, fatte salve zone di interesse e pregio naturalistico individuate a priori , la chiusura del parco a sud dell’Arno che impedisce la vita di tutti giorni e amareggia gli animi di chi si sente cittadino di serie C”.