Pisa, martedì 30 agosto 2016 – “E’ notizia di oggi – dichiara la consigliera comunale Simonetta Ghezzani (Sel), nella foto – che la comunità islamica pisana ha fatto ricorso al TAR contro il referendum sulla costruzione della moschea proposto dalla destra pisana. Una azione che risale ai primi di agosto e che solo oggi, dopo la dichiarazione della conformità delle firme presentate dal comitato referendario, viene resa nota. Premetto che concordo pienamente con l’azione della Comunità Islamica e quindi mi chiedo come sia stato possibile giungere alla ammissione dell’attuale quesito referendario volto a nascondere dietro un apparente profilo di tipo urbanistico la fondamentale scelta di avversare la costruzione della moschea. Il regolamento per l’esercizio del diritto di partecipazione recita che: ‘L’ammissibilità del referendum rispetto alle norme statutarie e regolamentari ed ai principi generali dell’ordinamento è valutata da un comitato, detto dei garanti’. Appunto si doveva valutare la coerenza del quesito con i principi generali dell’ordinamento a partire chiaramente dai principi della Carta Costituzionale. D’altra parte i toni e i messaggi utilizzati dal Comitato referendario nella fase della raccolta delle firme manifestano tutta l’ipocrisia del testo riformulato in coerenza con i suggerimenti del Comitato dei garanti.”
La Ghezzani, in relazione ai lavori del Consiglio comunale, aggiunge: “A scanso di equivoci dichiaro sin da adesso che se dovesse giungere al Consiglio comunale la scelta di avallare o meno gli esiti del referendum popolare, in caso di vittoria del comitato promotore, dovendo scegliere tra il rispetto dei diritti di partecipazione sanciti dal referendum e i principi sanciti dalla Costituzione non avrei dubbi nel tutelare i secondi”.