L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisa Andrea Serfogli fa il punto sulla vicenda dell’Arena Garibaldi. Il Comune ha fatto i lavori di sua competenza, si attendono sempre gli interventi a carico della società AcPisa1909. Ecco cosa è successo fino ad oggi: «In data 9 agosto 2016 la società AcPisa1909 inviava proposta di proroga della convenzione al dottor Bacciardi, dirigente sport/patrimonio del Comune di Pisa, e per conoscenza al dirigente Daole, all’assessore Sanzo e all’assessore Serfogli. Con Pec non firmata come del resto la maggior parte delle comunicazioni ricevute. Veniva inviata proposta di scrittura privata per la proroga di 1 anno della convenzione per l’utilizzo dello stadio con proposta, nelle more della stipula della nuova convenzione, di effettuare una serie di interventi sullo stadio indicati da Prefettura e Lega (da autorizzare dal Comune) necessari per permettere alla società di giocare il campionato all’Arena Garibaldi. In questa proposta la società chiedeva al Comune “in caso di mancata stipula della convenzione di restituire alla società le spese effettuate con la maggiorazione del 20%”».
«In data 12 agosto, facendo seguito all’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale, in un incontro in cui erano presenti il segretario generale, il dottor Bacciardi, l’architetto Daole e l’assessore Serfogli per l’Amministrazione Comunale, e gli avvocati Cecinelli Guido e Andrea e Tomassetti Pierluigi per l’AcPisa1909, fu detto con estrema fermezza che la proposta era irricevibile e che era necessario prima di iniziare i lavori da parte della società definire e sottoscrivere la convenzione».
«In data 16 agosto il dottor Bacciardi inviava all’avvocato Cecinelli bozza della convenzione con le modifiche discusse nel corso della riunione precedente. Bozza che prevedeva una durata di 15 anni, canone di 20mila euro l’anno e una serie di lavori, come indicati da Lega e Prefettura, a carico della società per 1 milione di euro».
«In data 16 settembre, a seguito delle interlocuzioni con la società, è stata inviata un’ulteriore bozza che riduceva l’importo dei lavori a 600mila euro (quelli strettamente necessari per consentire al Pisa di giocare subito all’Arena), con conseguente diminuzione della durata della convenzione a 7 anni. Mantenendo inalterato il canone. Esiste una correlazione tra durata della convenzione, importo dei lavori necessari, canone».
«Anziché ricevere una comunicazione formale di accettazione dei contenuti della convenzione, di un cronoprogramma dei lavori che la società si impegnerà a realizzare, e delle garanzie previste dall’ordine del giorno del consiglio comunale, la società ha risposto con pec firmata Lorenzo Giorgio Petroni in cui si comunicava l’inizio dei lavori in data 21 settembre si inoltrava nuovamente la proposta di una scrittura privata che prevedeva la restituzione della somma da parte del Comune dei lavori fatti, questa volta senza la maggiorazione del 20%, in caso di mancata successiva sottoscrizione della convenzione».
«Il 20 settembre il dottor Bacciardi replicava che senza una risposta formale alla nota precedentemente inviata, senza una definizione puntuale degli interventi, senza la presentazione dei progetti e delle perizie, non era possibile effettuare nessun lavoro. Nella nota veniva evidenziata l’impossibilità giuridica da parte del Comune di Pisa di restituire somme pagate in mancanza di stipula di un formale atto convenzionale». «Ad ora l’A.C. Pisa 1909 non ha ancora fornito le risposte attese e la rassicurazione sulle garanzie richieste. Il Comune è impegnato a fare ogni azione perché i lavori che spettano alla società abbiano inizio e per rendere lo stadio agibile e disponibile, secondo gli indirizzi già decisi dal Consiglio Comunale».