Pomeriggio inusuale trascorso fuori dall’Arena Garibaldi in mezzo a 4000 persone che malgrado non potessero assistere alla gara Pisa-Ascoli, hanno deciso di farsi sentire ugualmente dalla squadra, concentrandosi direttamente sotto la Curva Nord. Mentre il Pisa registra la sua terza vittoria in campionato (2-1 con reti per i nerazzurri di Varela e Verna) fuori dallo stadio, va in scena lo spettacolo delle famiglie, della gente di Pisa che con striscioni e tanti cori non si arrendono all’idea di non poter passare una giornata di condivisione con gli amici di sempre. Passando tra la gente, prevale il sorriso e la voglia di esserci malgrado le troppe avversità degli ultimi mesi. Le preoccupazioni sono comuni a tutti coloro che si sono lasciati avvicinare in questo pomeriggio di fine settembre, che mai nessuno di noi a giugno avrebbe mai immaginato di dover vivere.
Avvicino Luca che dichiara:”Sono qui per protestare contro questa situazione surreale, una squadra con elevate potenzialità abbandonata a se stessa senza che nessuno possa fare niente, la famiglia Petroni a giugno ha acquisito il 100% della società e si deve accollare oneri e onori, ma sembra che ad oggi abbia fatto ben poco.” E’ il momento di Stefania, una tifosissima del Pisa che c’è sempre stata in tutti questi anni, ha lo sguardo deluso, ma è al suo posto, insieme agli amici per cantare e sostenere la squadra:”Ti ringrazio perchè qualche giornalista sensibile come te ci sostiene e ci sta vicino in questa nostra iniziativa.Come ben sai è da questa estate che abbiamo iniziato a contrastare questa proprietà che sta facendo di tutto per rovinare questa nostra passione.”
Incontro Andrea anche lui ha preferito riunirsi sotto la Nord:”Sono qua perchè per me la partita è condivisione con le persone a me care con le quali vado allo stadio da anni, e non mi andava di guardare la gara da solo sul divano. Siamo qua a sostenere la squadra e il nostro lo faremo come sempre. Purtroppo ci sono dichiarazioni in queste ore che sembrano andare nella direzione di creare le condizioni per permettere alla famiglia Petroni di restare in paradiso a dispetto dei santi, se così fosse ci attende un anno di contestazione non è la prima che facciamo, speriamo solo che ci diano la possibilità di vedere il Pisa soprattutto per chi come me si è abbonato e oggi non può vedere la partita.”
Parla anche un Gianni, un tifoso di vecchia data: “Ho già vissuto certe situazioni quando ci mandarono dalla A alla B e nella gara Pisa Torino mettemmo la bara in curva nord. Sono anni che vengo allo stadio ed ancora una volta siamo costretti a vivere delle grosse ingiustizie, la città sta lottando da mesi per far valere i propri diritti e cercare di mantenere la categoria conquistata con tanta fatica, forse chissà che peccati gravi possiamo mai avere fatto per dover subire così tante angherie.”
Claudio uno storico tifoso di Radio Scalino, mi vede passare lo fermo, ci salutiamo e gli chiedo se ha voglia di dirmi la sua impressione sulla situazione, con la sua solita gentilezza dichiara:”Tutta la città e non solo la tifoseria è con questa squadra e con il Mister ecco perchè siamo qui, noi ci aspettiamo che l’incontro tra il Mister e la proprietà che ci sarà a breve, porti ad una svolta così non possiamo andare avanti. Io auspico un cambio di proprietà perchè ormai non ci sono più le condizioni per continuare a meno che Petroni non risponda alle richieste che il Mister presenterà al tavolo d’incontro.”
Non posso non intervistare l’avvocato Pietro Gustinucci che in questa estate è stato molto attivo insieme al notaio Caccetta al fine di trovare un’intesa tra il Fondo rappresentato da Dana e la famiglia Petroni. Sua insieme ad altri professionisti e tifosi pisani, l’iniziativa “Insieme per Pisa” della quale ci parla:”Martedì faremo un nuovo comunicato per spiegare meglio alla gente il senso dell’iniziativa che non è ancora molto chiaro ,per far capire il senso di questa raccolta di somme e come saranno utilizzate. Uno slogan potrebbe essere “un piccolo sasso buttato nello stagno” per dare la sensazione a chi vuole avvicinarsi al Pisa in modo serio, che non sarà mai solo sotto tutti i punti di vista, lo abbiamo dimostrato stando allo stadio o per strada quando serviva ed ora facciamo vedere che anche economicamente siamo in grado di esserci tutti insieme.”
Aurora Maltinti