L’estate 1986 è un’altra – delle tante, purtroppo – Estate di passione per la tifoseria nerazzurra, che passa dalla soddisfazione per l’avvenuto ripescaggio nella Massima Divisione a seguito della retrocessione per illecito sportivo dell’Udinese, alla “doccia fredda” della Sentenza della CAF che tramuta la sentenza di Primo Grado in una penalizzazione di 9 punti a carico dei friulani, da scontare però nel successivo Campionato di Serie A, un giudizio formulato per adeguarlo alla Lazio – retrocessa in prima istanza in Serie C – cui viene comminata analoga penalizzazione nel Torneo Cadetto …
di Giovanni Manenti
E così il Pisa, che aveva perduto Baldieri e Berggreen, il primo rientrato dal prestito alla Roma ed il secondo viceversa ceduto agli stessi giallorossi, si ritrova con il classico “cerino in mano” per non poter tesserare Walter Schachner, proveniente dal Torino a seguito dello scambio con Wim Kieft, trasferitosi all’Ombra della Mole, con conseguente cessione dell’austriaco all’Avellino in cambio di Luca Cecconi …
L’unica “garanzia” è costituita dal ritorno in Panchina di Gigi Simoni, l’artefice della Promozione di due anni prima, il quale pretende da Anconetani il solo acquisto dal Genoa di Mario Faccenda, mossa quanto mai azzeccata poiché consente alla Società nerazzurra un’importante operazione sul mercato autunnale con la cessione di Progna all’Atalanta in cambio dell’attaccate Piovanelli che risulterà determinante, in coppia con Cecconi, per l’andamento della Stagione …
Stagione che, però, inizia in maniera tutt’altro che soddisfacente, con il Pisa che stenta a decollare, tant’è che a fine ottobre, proprio dopo la sconfitta patita a Vicenza per 0-2 alla settima giornata, ha raccolto appena 6 punti, frutto di due vittorie, altrettanti pareggi e ben tre sconfitte, un “trend” che non migliora per tutto il Girone di Andata, che il Pisa conclude in un’anonima posizione di “Centro Classifica” con 19 punti in altrettante partite, a pari merito con il Cesena ed a sei lunghezze dalla Cremonese prima in graduatoria, con Pescara e Messina alle piazze d’onore, con 24 e 23 punti rispettivamente …
Un divario, chiaramente, non incolmabile, ma con molte Formazioni davanti nemmeno tanto semplice da rimontare, ma i nerazzurri iniziano con il piede giusto il Girone discendente, restituendo al Modena la sconfitta patita all’esordio all’Arena Garibaldi e conquistando nei primi sei turni del Ritorno 9 punti rispetto ai 6 dell’andata, circostanza che consente loro di ridurre quasi interamente il “Gap” rispetto alle prime, dato che, alla 25.ma Giornata, la Classifica del Torneo Cadetto ora recita: Cesena, Cremonese e Messina p. 29, Pisa, Genoa e Parma 28, Pescara e Lecce 27 …
Un gran bel passo in avanti, indubbiamente, con la speranza di migliorare ulteriormente la propria posizione, dato che la domenica successiva, 29 marzo ’87, il Pisa ospita all’Arena Garibaldi un Vicenza che “naviga” nelle parti basse della Classifica, mentre il Calendario propone lo “scontro diretto” a Marassi tra Genoa e Cremonese ed il Cesena è impegnato in trasferta a Taranto …
Come sempre, la difficoltà maggiore in questo tipo di incontri, è quella di riuscire quanto prima a “sbloccare” il risultato, dato che per gli ospiti, sulla cui panchina siede un Tecnico esperto della Categoria quale Alfredo Magni, un punto a Pisa sarebbe di vitale importanza per la loro Classifica e, per i nerazzurri, risulta fondamentale essere andati in vantaggio al riposo, grazie ad una rete di Bernazzani al 44’, proprio in chiusura di primo tempo …
E, nonostante Simoni schieri un attacco “All Italian” di tutto rispetto, formato da Cuoghi, Sclosa, Piovanelli, Giovannelli e Cecconi, è ancora chi meno te lo aspetti, vale a dire Ferruccio Mariani, subentrato poco prima dell’ora di gioco a Sclosa, a “mettere il sigillo” al successo dei nerazzurri con il punto della sicurezza a metà ripresa, per il 2-0 che poi è anche il risultato finale.
Nonostante il Cesena esca vittorioso per 1-0 da Taranto ed il Messina regoli con identico punteggio l’Arezzo tra le mura amiche, il contemporaneo pareggio per 1-1 tra Genoa e Cremonese fa sì che, per la prima volta dall’inizio della Stagione, il Pisa entri a pieno titolo in “Zona Promozione”, raggiungendo a 30 punti proprio la Cremonese in terza posizione, ad una sola lunghezza di distacco da Cesena e Messina che guidano la Graduatoria a quota 31 ed, a propria volta, con un solo punto di distacco sulla coppia Genoa e Parma, a quota 29 e due sull’altra coppia formata da Pescara e Lecce …
Inutile ricordare ai tifosi nerazzurri l’esito di detta Stagione, una delle più combattute nella Storia del Campionato Cadetto, conclusasi con sei squadre racchiuse nello spazio di soli due punti e con il Pisa che andò a conquistarsi la Promozione vincendo per 2-1 sul campo della diretta concorrente Cremonese, dopo aver “gettato al vento” un clamoroso “match point” facendosi inopinatamente sconfiggere 2-1 alla terz’ultima giornata da un già retrocesso Cagliari …
Ma, si sa, se a Pisa non si soffre, che gusto c’è …??
29.3.1987 – 26.a giornata Campionato Serie B 1986.87
Pisa – Vicenza 2-0 (44’ Bernazzani, 67’ Mariani)
Pisa: Mannini; Faccenda, Cavallo; Caneo, Ipsaro, Bernazzani; Cuoghi, Sclosa (58’ Mariani), Piovanelli, Giovannelli (82’ Lucarelli), Cecconi. All. Simoni.
Vicenza: Mattiazzo; Bertozzi, Pallavicini; Montani, Mazzeni, Mascheroni; Savino, Fortunato, Messersì, Nicolini (73’ Carotti), Rondon (53’ Lucchetti). All. Magni.
Arbitro: Felicani di Bologna