Festeggia quest’oggi 76 anni, essendo nato a Milano l’8 dicembre 1940, Luigi Mascalaito, attaccante del Pisa protagonista della “storica” Promozione in A di fine anni ’60 sotto la Presidenza Donati.
di Giovanni Manenti
Mascalaito cresce nelle giovanili dell’Inter, con cui debutta in Serie A appena diciottenne, il 15 marzo 1959, nel pareggio esterno per 2-2 contro la Roma all’Olimpico, disputando altre due gare in nerazzurro nella successiva stagione 1959.60.
Dopo un anno in B a Catanzaro ed una in C al Cesena, Mascalaito inizia a “respirare” l’aria toscana, accasandosi nell’estate ’63 presso i “cugini” amaranto del Livorno, che stanno allestendo una formazione in grado di fare il salto di Categoria.
Ed il suo apporto alla “causa” si dimostra devastante, formando con Colombo e Virgili un formidabile tridente offensivo – al quale contribuisce con 14 reti, tra cui quella d’apertura realizzata all’Arena nel derby di ritorno terminato 2-2 – che consente al Livorno di vincere un Campionato di Serie C in cui anche il Pisa dice la sua, finendo al terzo posto e dimostrando di avere le carte in regola, a propria volta, per la promozione dell’anno successivo.
Mascalaito diviene un punto fermo dell’attacco amaranto anche nelle tre successive stagioni in Serie B, quando – specie nella prima, chiusa con 10 reti al suo attivo – si dimostra determinante per la conquista di altrettante salvezze, tanto chestupisce non poco il suo trasferimento, nell’estate ’67, proprio al Pisa che, sotto l’attenta Regia di Renato Lucchi, si sta attrezzando per cercare l’agognata promozione in Serie A.
Il ritorno a vestire una casacca nerazzurra è di buon auspicio per Mascalaito che, ritrovando all’ala destra un suo vecchio compagno di squadra al Livorno, vale a dire “Uccelllino” Manservisi, ed avendo modificato il suo raggio d’azione – da centravanti a mezza punta – spodesta nel corso del campionato Cervetto dal ruolo di interno sinistro, componendo quell’attacco meraviglia che i tifosi pisani meno giovani ricordano, recitandolo a memoria, e cioè: Manservisi, Guglielmoni, Piaceri, Mascalaito appunto e Joan.
In quella stagione, chiusa con 30 presenze al suo attivo, con l’esordio avvenuto alla quarta giornata nella sconfitta per 3-2 patita a Padova, Mascalaito realizza due sole, ma importantissime reti, che decidono, curiosamente, entrambi i confronti con i rossoblù genoani, sconfitti sempre per 1-0 sia all’andata all’Arena che al ritorno a “Marassi”.
Confermatissimo anche nella stagione 1968.69 del ritorno in Serie A, Mascalaito disputa 29 delle 30 gare in calendario, risultando al termine del Campionato – concluso con l’amaro ritorno tra i Cadetti – il “Top Scorer” del Pisa unitamente a Piaceri con 6 reti, tra cui quella decisiva nel primo successo in A del Pisa nel dopoguerra, nel match casalingo del 3 novembre ’68 vinto per 1-0 contro l’Atalanta e la doppietta con cui il Pisa regola per 4-1 all’Arena il Palermo, proprio nel giorno del suo ventottesimo compleanno, regalando ai tifosi nerazzurri il successo con più ampio margine della stagione.
E se quello alla Serie A sarà per il Pisa un addio lungo ben 13 anni, non altrettanto accade a Mascalaito, il quale si accasa al Verona per altri cinque Campionati nella massima Divisione con gli scaligeri, dando il suo contributo di esperienza ad una formazione in cui ritrova diversi ex nerazzurri, da De Min a Ripari, da Bui a Mascetti e nella quale dimostra la sua duttilità ed adattabilità a vari ruoli, terminando la carriera in veste di libero.
Appese le scarpette al chiodo, Mascalaito intraprende immediatamente la carriera di Allenatore per un ventennio, levandosi anche delle discrete soddisfazioni, tra cui la più inattesa proprio alla prima stagione al Verona allorquando subentra all’esonerato Cadè e conquista la promozione che vale l’immediato ritorno in Serie A nello spareggio di Terni contro il Catanzaro, vinto per 1-0 grazie ad una rete di Mazzanti, cui fecero seguito altre due promozioni, una dalla Serie C2 alla C1 con l’Ancona nell’82 e l’altra dalla C1 alla Serie B con il Modena nell’86.
Una vita per il calcio, dunque, quella vissuta da Mascalaito, al quale, nel godersi il meritato riposo nel giorno del suo Compleanno, giungano i più Sinceri ed Affettuosi Auguri di tutti i tifosi nerazzurri che ne ricordano lo stile, la classe e la professionalità nelle due stagioni disputate all’ombra della Torre Pendente.