A Pisa esperimento riuscito al Don Bosco per la raccolta differenziata dei rifuti.
Dopo un corso di formazione, sono stati incaricato due operatori per effettuare quotidianamente la raccolta. Ad essi è demandato anche il compito di aiutare i propri compagni nell’apprendere le regole generali di una corretta separazione dei rifiuti, oltre alla comunicazione informativa di Geofor, in carcere è arrivata così un anno fa la raccolta differenziata e continuerà anche per questo nuovo anno, in un’ottica di miglioramento e di collaborazione. Il 46% di raccolta differenziata presentato in conferenza stampa al carcere “Don Bosco” è il risultato della sinergia tra detenuti, dirigenti dell’istituto, amministrazione comunale e Geofor che hanno saputo attuare il progetto durante un anno di lavoro. «Un’iniziativa lodevole e di sicura valenza ecologica e ambientale – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Salvatore Sanzo – Siamo lieti che Geofor abbia ben realizzato le indicazioni dell’amministrazione relative a questo progetto, protraendolo anche per l’anno a venire, perché ormai l’importanza di dedicare attenzione ai rifiuti è trasversale e deve interessare qualsiasi realtà. Non escludiamo di estendere anche ad altre strutture questo tipo di progetto”. Esprime soddisfazione anche il direttore della casa circondariale Fabio Prestopino, che assieme a Geofor ha voluto fin da subito la realizzazione del progetto. La valenza sociale di questa iniziativa la evidenzia Sandra Capuzzi, assessore al Sociale del Comune di Pisa- “è uno degli aspetti che meritano di essere sottolineati e siamo orgogliosi, come Comune, di affiancare la casa circondariale e Geofor nell’incentivare l’attenzione su un tema significativo per la comunità». “grati a chi ha creduto a questo progetto e ci ha permesso di realizzarlo» dice Marconcini presidente di Geofor- “ovviamente pensiamo che si debba continuare e si possano raggiungere obiettivi più avanzati».