Dopo «Re-Nasci», «Pisa 01» e«Arno,30 toni», il mosaico di opere del Welcome to Pisa Festival si arricchisce di un nuovo tassello che porta la preziosa firma dell’artista sardo Tellas, al secolo Fabio Schirru. L’intervento artistico permanente interesserà il muro esterno dell’ex circolo Acli, di proprietà dell’adiacente parrocchia di San Giovanni al Gatano, che fin da subito ha manifestato grande interesse verso il festival. L’edificio, che oggi ospita un bar e un cinema, è particolarmente interessante per la sua posizione: situato tra il lungarno San Giovanni al Gatano e via Conte Fazio, guarda verso le mura ed il centro della città, dislocandosi in un ideale percorso che collega Tuttomondo di Keith Haring alle opere di Porta a Mare, che riscopre, anche attraverso l’arte, le sue radici di quartiere operaio e cattolico.
Fondamentale, inoltre, il percorso partecipato con la comunità locale, che ha accolto con entusiasmo il progetto. Significativo in questo senso il coinvolgimento delle scuole Beltrami delle suore immacolatine, situate di fronte all’edificio su cui verrà realizzato l’intervento, che prenderanno parte, insieme ad altre scuole pisane, a un percorso educativo sull’arte contemporanea e urbana rivolto alle nuove generazioni. «Ringrazio il Parroco don Luca perché ha testimoniato l’interesse e la sensibilità della Chiesa -sottolinea il curatore Gian Guido Maria Grassi – , che da sempre svolge il ruolo di mecenate in ambito artistico, nei confronti di una forma espressiva giovane e urbana. Ma non è una novità: lo stesso«Tuttomondo» di Haring è stato realizzato sulla parete esterna della Chiesa di Sant’Antonio abate. La Chiesa, d’altronde, svolge da sempre un ruolo centrale all’interno della comunità di Porta a Mare: non è un caso, infatti, che nel monumentale murale di Gaia sia ritratto proprio Don Spartaco, figura di sacerdote paterno strettamente legata ai momenti più drammatici delle lotte operaie». Plaude all’iniziativa Don Luca Volpi della Parrocchia di San Giovanni al Gatano (proprietaria dell’edificio):«Iniziative come questa fanno piacere perché sono motivo di interesse e anche motivo di attrazione e di bellezza per gli abitanti del quartiere. Queste opere sono fonte di luce e di colore quindi motivo di richiamo alla creazione e alla dimensione divina e religiosa della vita e inducono ad approfondimento e riflessione creando aggregazione e socialità fra i cittadini. »