Pisa – #NatiPer 2017, il contest di AXA Italia dedicato a progetti di innovazione capaci di migliorare la vita delle persone, ha il suo vincitore: ABZERO-X, un drone per la vita.
Presentato dalla startup pisana Abzero, attiva dal febbraio 2017, ABZERO-X può essere definito un progetto di “ingegneria di frontiera” che si pone l’obiettivo, attraverso la biomedica e la robotica, di influire positivamente sulla medicina e quindi sulla vita delle persone.
Il concept del drone prevede il trasporto di sangue, emoderivati e farmaci tra strutture sanitarie 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 entro i 40 Km di distanza in totale sicurezza, e segna un notevole passo in avanti nella gestione delle emergenze in cui il fattore tempo è essenziale.
Il team utilizzerà il premio del valore di 50.000 euro per realizzare il primo prototipo completo del drone, sicuro e certificato, e per implementare il software della capsula contenitrice. Vera e propria cabina di regia, la capsula potrà contenere fino a 15 sacche di sangue, gestirà la fase di volo, monitorerà i dati relativi al materiale trasportato e comunicherà costantemente con la sala di controllo. La realizzazione del primo prototipo è prevista nel corso della primavera del 2018.
“Vogliamo sostenere chi innova per aiutare le persone a vivere meglio: questo è lo spirito di #NatiPer”, – ha dichiarato Patrick Cohen, CEO del Gruppo AXA Italia. “Il vincitore di questa edizione 2017, ABZERO-X, esprime la passione e il talento dell’ecosistema innovativo italiano, con il quale lavoriamo in stretta collaborazione per diventare veri partner dei nostri clienti”.
ABZERO-X: un drone per la vita dal nome evocativo che indica i più diffusi gruppi sanguigni
L’idea di ABZERO-X nasce in modo casuale durante una conversazione tra Andrea Cannas (architetto esperto in sistemi di progettazione e controllo) e Giuseppe Tortora (ingegnere biomedico-robotico). La suggestione dei due fondatori di Abzero – “Immagina per un istante che si possa trasportare sangue con un drone” – ha portato allo sviluppo “futuribile” del progetto che si avvale della collaborazione del reparto di immunoematologia dell’Ospedale di Pisa e della Direzione Sanitaria del Policlinico Gemelli di Roma. Un progetto scalabile e dall’elevato impatto sociale.