«La nostra presenza in Senato è stata un gesto molto forte di pressione e di dialogo. Un modo assai concreto di azione perché la lotta dei precari del CNR possa dare risultati. La delegazione si è dimostrata molto preparata e combattiva. C’è da esserne orgogliosi. Ciò stimola ad aumentare la pressione». Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, che ha promosso con le lavoratrici e i lavoratori precari del CNR l’incontro che si è svolto in Senato, nella Commissione Istruzione, Ricerca e Cultura, coordinato dalla vicepresidente Rosa Maia Di Giorgi, al quale hanno partecipato i rappresentanti di molti gruppi parlamentari.
«La delegazione non ha rappresentato solo l’Area di ricerca di Pisa, ma anche altre città. La battaglia per la stabilizzazione sta prendendo una dimensione nazionale – sottolinea il Sindaco – com’è giusto che sia, poiché i precari dei centri di ricerca, spesso da lungo tempo in queste condizioni, che vantano diritti sacrosanti, sono ottomilaottocento. E perché l’obiettivo che si pone è strategico, riguarda il futuro dell’Italia, di un paese che ha impoverito la ricerca e assiste al fenomeno patologico della migrazione intellettuale».
«C’è consapevolezza. Si lavora per un emendamento che abbia la consistenza necessaria – aggiunge Filippeschi – per dare attuazione al decreto Madia. C’è l’intento di vincolare ad un percorso certo di stabilizzazione il prossimo governo e il nuovo parlamento, nella legislatura che verrà. La legge di stabilità dunque è il banco di prova decisivo. Saranno programmate altre azioni per dare visibilità alla lotta, per la svolta necessaria».