Pisa – Referendum moschea, protocollato un documento presso il comune di Pisa in cui il comitato promotore del referendum diffida i Garanti e chiede che: “Si proceda con il giudizio di ammissibilita’ del quesito per partire con la raccolta firme. Ai referendum comunali non si applicano le regole e i limiti di tempo dei referendum nazionali. Viceversa saremo costretti a procedere giudizialmente con la richiesta danni in conseguenza della violazione dei diritti partecipativi”.
“Ancora in battaglia – si legge in un comunicato del comitato – in difesa del buon diritto dei cittadini di poter esprimere la loro opinione. Per i referendum comunali non si applicano le regole e i limiti di tempo (1 anno prima delle elezioni e 6 mesi dopo), dei referendum abrogativi nazionali. E se i Garanti erano comunque di questa opinione, allora perché non lo hanno fatto presente a luglio? In realtà ci sono ancora i tempi per poter firmare e votare, in pieno ed assoluto rispetto della Costituzione e dello Statuto comunale”.
“Il tempo che passa è certamente perso, ma non si può non procedere, non ci si può più nascondere, la città è di tutti. Noi come comitato promotore rispetteremo quale che sia il risultato del referendum. Pisa merita questa pagina di grande partecipazione e trasparenza, merita una campagna referendaria informativa aperta a tutti i pensieri e a tutte le posizioni in merito. Adesso si può e si deve procede celermente” conclude il comunicato.