Pisa, venerdì 31 agosto 2018 – Il 31 agosto 1943 Pisa venne colpita da un bombardamento aereo che distrusse gran parte della città. Le vittime ufficiali furono 952, senza contare i dispersi. Questa mattina, per non dimenticare quel tragico evento, alle 11, presso il Sostegno del Canale dei Navicelli, in via di Porta a Mare, è stata deposita una corona di alloro sulla lapide che ricorda le vittime del bombardamento del quartiere di Porta a Mare. Erano presenti, insieme ai rappresentati delle istituzioni cittadine,dalla Prefettura all’Università, era presente il Rettore Paolo Mancarella, il Sindaco di Pisa, Michele Conti e il Presidente del Comitato Provinciale di Pisa dell’Anpi, Bruno Possenti.
“Erano passati – ha detto Il Sindaco di Pisa, Michele Conti – solo pochi minuti dall’una. Era l’ora di pranzo. All’improvviso lo squarcio delle sirene investì la città. Ma nessuno credeva che davvero Pisa sarebbe stata bombardata. I pisani erano convinti che Pisa sarebbe stata risparmiata. Invece accadde. Ed ancora oggi si possono vedere alcune tracce di quella tragedia sul lungarno Galilei e a Porta a Mare. Fu distrutto il complesso della Cittadella, il sistema dei navicelli, sull’Arno, la stazione ferroviaria, il quartiere di Porta a Mare, Porta a Lucca, Porta fiorentina, La Cella, l’industria Vis, la fabbrica Saint Gobain, dove alcune decine di operai furono uccisi mentre erano a mensa, la Piaggio, le chiese di Sant’Antonio e di San Paolo a Ripa d’Arno, il convento delle Benedettine, la cappella di Sant’Agata, i lungarni, i ponti, le strade: i crateri erano in tutta la città, i morti e i feriti erano dovunque. Pisa fu raggiunta da 480 tonnellate contenute in circa 1100 bombe. Ci erano voluti solo sette minuti, in tre ondate successive, per distruggere Pisa. Per tutto l’anno successivo, sino all’estate del 1944, Pisa fu imbardata altre 54 volte, mitragliata e cannoneggiata. Dai nostri alleati, che in quello stesso giorno colpirono duramente anche Foggia e Pescara. Quel giorno, il 31 agosto del ’43, le vittime ufficiali furono 952. Ma secondo altre stime, quel terribile conto, non considera i numerosissimi dispersi”.
“Un’ondata di dolere, un ‘ondata di lutto imprigionò allora tutta la città. Un dolore che, a distanza di tanto tempo, è ancora nel cuore di tanti nostri concittadini. Il ricordo di quel giorno è ancora molto presente in tanti pisani. Tanti pisani, infatti, hanno perso i loro genitori, i loro figli, i loro parenti, i loro amici. A tutti loro, vittime innocenti, Pisa è al loro fianco. Pisa si raccoglie attorno a loro. Viviamo giorni difficili. In molte parti del mondo, si combatte. Ed è anche per questo che non dobbiamo dimenticare quel tragico 31 agosto del 1943. Lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo – ha concluso il Sindaco Conti – a quelle vittime innocenti e tutti coloro che li hanno pianti e a tutti coloro che continuano a piangerli”.
Alle 12, è seguita la celebrazione di una Messa, presso la Chiesa di San Giovanni al Gatano, in via Conte Fazio. Al termine della Messa, è stata poi deposta una corona di alloro presso la Cripta dedicata ai Caduti.