Pisa – “Una perdita di servizi per il territorio che porterà inevitabilmente cittadini e aziende a rivolgersi a operatori privati e indebolirà la rete di presidi della legalità. Così l’Unione Comunale Partito Democratico di Pisa commenta la recente notizia della chiusura della sede cittadina della Banca d’Italia.” E’ quanto si legge in un comunicato del Partito Democratico in merito alla chiusura della sede pisana di Banca d’Italia, che prosegue: “Le intenzioni si erano già delineate nel marzo 2015, quando il Consiglio Superiore della Banca d’Italia approvò il piano di riassetto della rete territoriale, da attuarsi nei tre anni a venire. Il piano prevedeva il potenziamento dei compiti delle filiali di maggiori dimensioni, l’accentramento di 3 divisioni distaccate di vigilanza e la chiusura di 19 succursali con operatività molto ridotta. Il piano prevedeva inoltre di arrivare ad avere, alla fine del 2018, 39 filiali rispetto alle 58 passate. E tra le prossime imminenti chiusure c’è, appunto, anche la filiale di Pisa.”
“Noi riteniamo” – sottolinea il segretario Depresbiteris – “che l’abbandono del territorio determinerà non solo la perdita di servizi richiesti dall’utenza locale, ma obbligherà uno scivolamento verso prestazioni fornite a pagamento da operatori privati, con un conseguente aumento dei costi per le aziende. Inoltre, con il venir meno di una qualificata presenza pubblica, inevitabilmente si arriverà all’affievolimento dei presidi di legalità che la stessa ha da sempre assicurato. La presenza della Banca d’Italia sul territorio, infatti, costituisce un imprescindibile riferimento per tutte le realtà economiche e finanziarie della nostra zona. Riteniamo che in questo particolare momento economico e politico del Paese, la decisione appare ancor più fuori luogo. In una fase profondamente critica come quella che stiamo vivendo la vicinanza ai cittadini (attraverso la fornitura di servizi di qualità) assume ancora più valore.”