Pisa, lunedì 14 gennaio 2019 – Per quanto riguarda la mostra di Ozmo occorre fare chiarezza alla luce degli articoli comparsi in questi giorni sulla stampa: l’amministrazione comunale ha concesso il patrocinio all’iniziativa e gli spazi del Fortilizio e della Torre Guelfa all’Associazione Universitas che ha organizzato la mostra. “Non abbiamo organizzato direttamente la mostra – precisa l’assessore Buscemi – gli allestimenti sono stati curati dagli organizzatori e dallo stesso artista, non certo dal Comune di Pisa. Risultano a questo proposito ancor più sconcertanti le dichiarazioni dell’artista , che aveva fatto, insieme agli organizzatori, sopralluoghi alla Torre Guelfa e al Fortilizio ritenendoli idonei per l’organizzazione della mostra. D’altra parte per il periodo indicato gli spazi espositivi del Centro SMS non erano agibili”.
“Non so cosa aveva promesso la precedente amministrazione all’artista – prosegue Buscemi – ma di eventuali accordi a Palazzo Gambacorti non esiste traccia, non ho trovato nessun atto in merito; la nostra Giunta ha ritenuto di dare un contributo alla realizzazione dell’evento pari al costo della concessione della struttura, lasciando agli organizzatori e agli sponsor già presenti la responsabilità di farsi carico di eventuali altre spese. Agli stessi organizzatori mi risulta siano stati concessi sostanziosi contributi economici da un’importante Fondazione cittadina. Costi che non riguardavano certo il catalogo presente alla mostra poiché non è stato stampato per questa occasione ma, come comunicato dallo stesso artista, è stato prodotto per altre circostanze diverso tempo prima. Voglio anche ricordare che, a parte le risibili critiche sollevate da qualcuno forse per spirito polemico, la mostra in questione è apprezzata da tanti sia per i contenuti sia per l’ allestimento stesso, che per il magnifico e prestigioso luogo in cui si svolge”.
“Ci tengo infine a precisare – conclude l’assessore Buscemi – che non ho bisogno di farmi foto con nessun artista per acquisire l’autorevolezza e la credibilità che mi vengono semmai dal mio trentennale percorso artistico durante il quale ho frequentato i più importanti teatranti della nostra epoca. Auspico che d’ora in avanti si possa lavorare con la più grande serenità possibile con tutti gli artisti meritevoli di essere valorizzati dalla città di Pisa al di là delle legittime posizioni politiche di ciascuno”.