Pisa, martedì 15 gennaio 2019 – “Ieri è stata una giornata ‘storica’ per Pisa sulla ‘questione seconda moschea’ voluta dal PD e la conseguente variante urbanistica presentata dalla Giunta Conti. Infatti la sala della circoscrizione 5 era stracolma di persone, segno che la gente ha sempre più voglia di partecipazione, quella partecipazione che il PD ha sempre negato su un progetto, fra l’altro, non di poco conto, infatti si tratta della realizzazione di una grande moschea di oltre 800 posti con minareto annesso alto 15 metri (le Mura a 300 metri in linea d’aria sono alte 11 metri), in un’area già congestionata dal traffico, fra il CUS (centro universitario sportivo), l’area mercato e lo stadio, a pochi passi dalla Porta di San Zeno.” Questa la dichiarazione di Manuel Laurora, Consigliere comunale di maggioranza del gruppo Lega, che continua: “Rinfreschiamoci la memoria: il PD realizza una variante urbanistica e inserisce nel proprio programma elettorale 2013-2018 l’area di Porta a Lucca da adibire alla costruzione di un luogo di culto. In tutto questo percorso non comunica alcunché alla cittadinanza, neanche vengono informati i quartieri interessati, non organizza nessun incontro e nessuna assemblea (in ben 5 anni!), sul progetto di costruzione di una moschea a Porta a Lucca (in una città in cui sono comunque già presenti due luoghi di culto islamici). Fra l’altro neanche gli stessi elettori del PD erano informati di tale progetto (inserito nel programma elettorale 2013-2018), a pagina 86 (86!), e non viene realizzato alcun volantino e/o conferenza per spiegare ciò. Nascono così il comitato di cittadini ‘no moschea’ e a seguire ‘il popolo decide’ che portano avanti la ‘voce’ di chi voleva in assoluta democrazia (e in perfetta regola con la Costituzione e lo Statuto comunale), far esprimere la città. Il PD invece ancora una volta nega la partecipazione, nega il referendum cittadino che avrebbe consentito ai pisani di informarsi, di dialogare fra le parti e di mettere tutto alla luce del sole, inclusa la parte relativi ai finanziamenti. Il comitato ‘Il Popolo decide’ fa ricorso in Tribunale. Il giudice stabilisce che l’iter referendario può procedere e condanna l’amministrazione al pagamento delle spese processuali. Subito dopo i Garanti (?), del Comune bocciano il quesito referendario (già precedentemente da loro stessi ammesso per la raccolta firme). Insomma, alla fine si arriva alla elezioni comunali e i cittadini bocciano l’arroganza del PD e vengono mandati a casa, mentre premiano il programma Conti che prevede il ‘no alla seconda moschea’ a Porta a Lucca e soprattutto la Lega (che diventa il primo partito in città con il 25%), con i suoi manifesti affissi in campagna elettorale con la scritta a caratteri cubitali ‘NO MOSCHEA’. Insomma il PD che nega la partecipazione viene punito elettoralmente e amministrativamente. E torniamo ad oggi, la Giunta Conti in pochi mesi dalla vittoria spiega le ragioni e i perché quell’area (per ragioni urbanistiche), è assolutamente inidonea convocando un’assemblea pubblica nella circoscrizione più vicina (in quanto l’edificio della circoscrizione di Porta a Lucca con la sala più grande è stata lasciata inagibile da un anno e mezzo dalla precedente amministrazione), nel quartiere Don Bosco Pratale, rispettando così pienamente il diritto dei cittadini ad essere informati e a poter dire la loro. La lamentela più incredibile è arrivata proprio dal capogruppo del PD Pizzanelli che si è lamentato addirittura del fatto che molte persone erano in piedi fuori dall’edificio (in quanto la sala era già tutta piena). Ma come, proprio loro che hanno sempre negato informazione, assemblee pubbliche e il referendum cittadino, oggi si rendono conto quanto sia sentita e voluta la partecipazione? Proprio loro che l’hanno sempre negata e soprattutto per questo sono stati bocciati dagli elettori? Bene, almeno si sono resi conto dell’errore enorme che hanno fatto nel privare alla città lo strumento più democratico in assoluto che ci sia, il referendum. Io da portavoce del comitato ‘Il Popolo decide’ ringrazio il sindaco Michele Conti per aver (in pochissimi mesi dalla vittoria), rispettato veramente i cittadini, rispettato il programma di mandato e dato voce alla città.”