Pisa, mercoledì 27 febbraio 2019 – “La cronaca dei posizionamenti del micro-cosmo delle sinistre, cui sempre meno sono interessati i nostri concittadini, dimostra quotidiana pochezza, disarmante superficialità. Nel contesto della preparazione delle elezioni europee di maggio, abbiamo assistito a tavoli, sotto-tavoli, annunci roboanti seguiti dal vuoto, vuoto capace di generare altro vuoto. Tutto ciò mentre l’Unione si sgretola e lo spirito internazionale europeo si riduce a ben poca cosa.” Questo si legge in un comunicato di Ettore Bucci, segretario di Sinistra Italiana – provincia di Pisa, che prosegue: “Abbiamo auspicato che l’avvio di una Coalizione Civica per l’Europa, con l’iniziativa nazionale “Oltre le disuguaglianze” del 1° dicembre, fosse una chiave di lettura di discontinuità, capace di coinvolgere persone oltre gli steccati di sigle in decomposizione. Anche se costituisce un tentativo avvitatosi su se stesso, la riteniamo una ispirazione utile ed una chiave di lettura corretta. Siamo giovani portavoce delle nostre comunità politiche, ce ne occupiamo – tra tanti limiti e consapevolezza di errori – nella nostra Toscana e a Pisa in particolare. Rivolgiamo una sola parola a chi si pone come gruppo dirigente nazionale: basta. Si metta un punto ad una telenovela carsica cui sempre meno persone prestano attenzione e la cui prosecuzione renderebbe indigeribile qualsiasi operazione elettorale dell’ultimo momento. Rappresentiamo due percorsi, tra i tanti: Sinistra Italiana, che Pisa ha prodotto appuntamenti di relazione e dialogo, “rotte dell’Europa”, con cui abbiamo provato e proveremo a mettere in campo argomenti concreti per un programma di alternativa; Diem 25, aderenti al programma European Spring promosso da Yanis Varoufakis. Cosa vogliamo?
Un’agenda europea, sociale per l’uguaglianza e un’agenda ambientale per la transizione ecologica della produzione: è questa la duplice ispirazione che riteniamo possa avere un’alternativa, uno spazio terzo rispetto ai conservatori ultra-nazionalisti e ai neoliberali che travestono di retorica frontista e cosmopolita la loro adesione al partito dell’austerità. Un’agenda che si riconosca nel lavoro svolto dalla GUE – Sinistra Europea e dagli Ecologisti e Verdi. Un’agenda di trasformazione che dedichi i prossimi 90 giorni a percorrere l’Italia, incrociando quelle esperienze capaci già nella dimensione municipale di tradurre alternative: è il caso di Napoli e delle coalizioni civiche. Uno spazio a disposizione di chi si raduna nelle piazze cittadine in modo spontaneo per seguire l’ispirazione della svedese Greta Thurnberg: lottare per la cura dell’ambiente, perché di Terra ne abbiamo una sola. I nostri limiti? Sicuramente tanti. I nostri reciproci errori? Innumerevoli. Tuttavia, vogliamo interrompere un gioco dell’oca sempre più al ribasso e far relazionare i nostri compagni e le nostre compagne di strada con un’agenda programmatica dell’alternativa. Siamo convinti che ci siano partiti, movimenti, liste civiche capaci di tradurre in modo concreto un appello collettivo, europeista e al tempo stesso critico verso questa Unione. Chiediamo un passo pubblico, un percorso coerente che traduca tali potenzialità in agenda. “Generale è l’attacco / generale è la risposta” dicevano i movimenti studenteschi di qualche tempo fa, rivolgendosi all’austerità e ai suoi diversi alfieri. Questa sfida, a nostro avviso, è ancora in campo.”