Pisa, venerdì 15 marzo 2019 – Oltre 4,4 milioni di litri di acqua ad alta qualità distribuita gratuitamente dai 6 impianti attivi; oltre 930mila euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia; quasi 119 tonnellate di plastica evitate, equivalenti a loro volta a 273 tonnellate di anidride carbonica e a 237 tonnellate di petrolio altrimenti impiegate nel processo di produzione e trasporto dell’acqua in bottiglia. Dalla Città della Torre e dall’Area Pisana arriva il messaggio che un futuro più sostenibile e meno impattante per l’ambiente è sicuramente possibile, anche grazie ai fontanelli. A rendere noti i dati è Acque SpA, gestore idrico del Basso Valdarno, in occasione della mobilitazione internazionale contro i cambiamenti climatici e a una settimana dalla Giornata Mondiale dell’Acqua che, come ogni anno, si celebra il 22 marzo. Il progetto Acqua ad Alta Qualità, condotto da Acque SpA in coordinamento con l’Autorità Idrica Toscana e i comuni del territorio, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua potabile. La risorsa erogata è quella normalmente distribuita dall’acquedotto, resa però “immediatamente gradevole” grazie a un impianto che elimina il cloro e che, in sostituzione, potabilizza l’acqua con raggi ultra violetti assicurando al contempo bontà e sicurezza assoluta.
Ma l’obiettivo del progetto è anche quello di mostrare che il consumo dell’acqua di rubinetto, al pari di quella del fontanello, è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica e a chilometro zero, dato che viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dagli oltre 20mila campionamenti annui, dalle analisi effettuate direttamente dal gestore e dagli organismi di controllo. L’impianto più usato dell’Area Pisana nel 2018 risulta quello di via Frascani a Pisanova con quasi 1,2 milioni di litri d’acqua erogata ma in generale tutti e sei i fontanelli risultano essere molto utilizzati con una media (740mila litri) decisamente superiore rispetto a quella del resto del Basso Valdarno (570mila litri).