Pisa, domenica 28 aprile 2019 – «Il Consiglio Comunale di Pisa vista la proposta di iniziativa consiliare presentata in data 27 Febbraio 2018 dalla Consigliera Comunale Antonietta Scognamiglio (PD) in qualità di Presidente della 2° C.C.P. ; […] DELIBERA di istituire nel Comune di Pisa l’ ”Osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni criminali nel territorio e ad eventi corruttivi”». Questo è quanto riportato agli atti del Consiglio Comunale del Comune di Pisa che stabilisce la nascita di un nuovo organo di cooperazione tra Amministrazione comunale, Forze dell’Ordine e Università di Pisa.
La proponente dell’iniziativa, la Consigliera Comunale del Partito Democratico Antonietta Scognamiglio dichiara: «Siamo orgogliosi del risultato ottenuto dal Gruppo PD, anche grazie alla sensibilità del resto del Consiglio. La proposta nasce dopo un’attenta analisi della “Relazione scientifica relativa alla ricerca sui fenomeni di corruzione e di criminalità organizzata in Toscana (2016)”, elaborata dalla Scuola Normale Superiore e promossa dalla Regione Toscana: vengono individuate delle prime ipotesi di infiltrazioni di organizzazioni criminali, anche mafiose, nel territorio ed emergono anche segni di eventi corruttivi all’interno dei processi decisionali pubblici.
L’Osservatorio avrà accesso a tutti gli atti dell’Amministrazione comunale, ai dati proveniente da uffici, enti, associazioni di categoria, ordini professionali e attiverà un coordinamento tra i soggetti (pubblici e privati) che si occupano del contrasto ai fenomeni di stampo mafioso.”
L’Osservatorio sarà costituito da 5 membri: il Direttore del Master all’Università di Pisa “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione”, il Coordinatore Provinciale di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e i restanti 3 sono eletti dal Consiglio Comunale tra personalità di spicco con un’esperienza pluriennale nel contrasto a tali fenomeni. A maggior tutela del nuovo organo per gli anni a venire, i membri devono essere nominati dal Consiglio Comunale entro sei mesi dal suo insediamento e rimangono in carica fino alla scadenza di quest’ultimo: questo permetterà la creazione di un percorso efficace e duraturo.