Pisa, giovedì 25 luglio 2019 – “Davvero geniale la decisone di raddoppiare i biglietti del Pisa Mover è proprio quello che serve per rilanciare il “trenino”. Usa l’arma dell’ironia Andrea Romanelli, vice-presidente di Federalberghi Pisa per commentare questa decisione che trova quanto meno bislacca: “E’ come quell’albergatore che non riesce a vendere le camere a 100 euro e allora decide di aumentarle a 300, così forse lavora meglio”.
Federalberghi e ConfcommercioPisa già a suo tempo avevano lanciato una proposta per migliorare la situazione: “Alla giunta precedente e alla stessa Pisamo chiedemmo la possibilità per noi alberghi e strutture ricettive di acquistare un carnet di biglietti, ad un prezzo leggermente inferiore rispetto a quello corrente, omaggiando nel caso proprio i nostri stessi clienti, come servizio in più a loro rivolto, portando al contempo beneficio allo stesso Pisa Mover. Non abbiamo avuto risposta allora ed oggi, sorpresa dell’ultima ora, si scopre che i biglietti addirittura raddoppieranno. Spendere 10euro a testa nel tragitto aeroporto stazione e ritorno costa quanto andare in taxi senza le comodità dello stesso” – spiega il vicepresidente di Federalberghi Pisa. Condivide la posizione di Federalberghi il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Intanto c’è da stigmatizzare la scelta di coloro che hanno consentito che le perdite di una azienda privata dovessero ricadere in qualche modo sui contribuenti pisani. Noi rappresentiamo 5.400 imprese e a nessuna di loro è concessa – dico giustamente – una simile opportunità. Quante volte per una decisione di una amministrazione pubblica, gli incassi di una azienda o di un negozio vengono ridotti o addirittura compromessi, senza che per questo alcun tipo di risarcimento venga loro concesso. Insomma, il vecchio sistema dei profitti privati e delle perdite pubbliche è francamente inaccettabile. Detto questo, mi pare che le proposte presentate dai tecnici in Commissione su questa vicenda, piuttosto che aiutare il sistema turistico pisano a crescere e sviluppare organicamente, lo complichino purtroppo ancora di più”.
“Piuttosto che destinare gli incassi derivanti dalla sosta lunga alla società del Pisa Mover” – rilancia e conclude Romanelli – “sarebbe decisamente meglio spostare il check-point di arrivo di una parte dei 55 mila autobus che ogni anno sostano al parcheggio scambiatore, direttamente al parcheggio dell’Aurelia. I benefici sarebbero tangibili sia per la società del Pisa Mover, sia per negozi e attività del centro storico che potrebbero beneficiare di un flusso nuovo di clientela, perchè per raggiungere la Torre di Pisa i turisti dovrebbero attraversare l’intera città”.