Pisa, mercoledì 7 agosto 2019 – Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato stamattina in Prefettura il protocollo d’intesa per avviare formalmente il progetto del “Controllo di vicinato”. La firma fa seguito a una delibera di Giunta in cui era stata approvata la bozza del protocollo che da stamani diventa operativo. “Ringrazio il Prefetto Giuseppe Castaldo – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti – che ha promosso questo importante strumento, validato anche dal Ministero dell’Interno, così come ringrazio il Questore di Pisa e tutte le forze dell’ordine che avranno il compito di coordinare questo nuovo modello di sicurezza partecipata. Sono convinto che sarà un’utile forma di collaborazione e di sinergia fra cittadini e forse di polizia che permetterà un innalzamento del livello di sicurezza in città e nella Provincia di Pisa. Perché la sicurezza è un bene comune che va tutelato tutti insieme”.
Il Controllo di Vicinato si tratta di uno strumento di prevenzione che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata area o quartiere e la cooperazione con le Forze di Polizia statali e locali. Fare «Controllo del Vicinato» significa rafforzare ulteriormente, in un sistema di sicurezza integrata, il modello di collaborazione interistituzionale, attraverso il quale istituzioni pubbliche e soggetti anche privati – ciascuno per la propria sfera di competenza – collaborino per fronteggiare i fenomeni di microcriminalità generano insicurezza collettiva.
Gli obiettivi del progetto sono fissati in un vademecum operativo: contribuire all’attività di prevenzione e controllo del territorio; promuovere un processo di partecipazione attiva della società civile alla gestione della sicurezza pubblica, attraverso lo sviluppo di interrelazioni finalizzate ad avvicinare, sempre più, i dispositivi di prevenzione alla percezione dei cittadini; rafforzare il modello di collaborazione tra i cittadini e le Forze di Polizia statali e locali. L’area del Controllo di Vicinato, che dovrà essere segnalata con adeguata cartellonistica conforme al Codice della Strada, indica ai potenziali malintenzionati che i vicini di quella zona si sono organizzati e applicano un controllo informale ma costante sul territorio, comunicando, attraverso i propri coordinatori, alle Forze di Polizia statali e locali, situazioni ed eventi di interesse, ovvero attinenti la sicurezza urbana e il degrado sociale. L’attività di controllo di vicinato viene svolta da gruppi di cittadini nel cui ambito saranno individuati dei “coordinatori”; tale azione di controllo dovrà consistere nello svolgimento di un’attività di mera osservazione riguardo fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza. Il coordinatore del gruppo avrà il compito di trasmettere le segnalazioni alle forze di polizia attraverso i numeri e gli indirizzi e-mail che saranno comunicati dalla Questura e dai Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, attivati per le questioni che attengono alle aree di competenza.
Il protocollo vieta severamente qualsiasi iniziativa personale ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio, specificando che i cittadini devono astenersi da incaute iniziative personali e/o da comportamenti imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per sé e per altri; astenersi da intervenire direttamente e attivamente in caso di commissione di reati; non sconfinare in eventuali, possibili forme di pattugliamento attivo, individuale o collettivo, del territorio; astenersi dal segnalare fatti e circostanze che non siano stati oggetto di una appropriata osservazione e adeguata valutazione sul piano della potenziale pericolosità o che, comunque, appaiano manifestamente inidonei a rappresentare una possibile minaccia per la sicurezza, l’incolumità e la tranquillità pubblica.
Il protocollo avrà durata triennale a partire dal giorno della firma e prevede ogni semestre una verifica generale congiunta e, a cadenza trimestrale, riunioni tra i coordinatori del progetto, le Forze di Polizia e la Polizia locale. In Prefettura hanno firmato anche i sindaci dei comuni di Cascina, Fauglia, Crespina-Lorenzana, Guardistallo e, in rappresentanza dei comuni dell’Unione Valdera, il sindaco di Buti.