Pisa, mercoledì 11 settembre 2019 – L’ufficio Ambiente e Animali del Comune di Pisa, in accordo con il Servizio Veterinario della Asl, sta effettuando proprio in queste ore un sopralluogo, insieme ai volontari dell’associazione ex Anpana, per quantificare la presenza di animali rimasti nell’insediamento abusivo di via Maggiore a Oratoio, al fine di predisporre gli interventi da adottare prima di proseguire con le azioni di pulizia e bonifica della zona, che sono urgenti e proseguiranno speditamente. “Fin da subito – chiariscono dall’ufficio Ambiente – abbiamo affrontato il problema della presenza dei gatti nell’insediamento abusivo. Al momento della chiusura definitiva del campo rom erano presenti due operatori dell’associazione Nogre (ex Anpana), dotati di appositivi dispositivi sia per la protezione individuale che per il prelievo degli animali. Alcuni cuccioli individuati subito, sono stati prelevati nello stesso giorno”.
Vista l’urgenza dettata da motivi igienico sanitari che ha portato all’emanazione dell’ordinanza di chiusura dell’insediamento abusivo, non è stato possibile programmare un’attività di sopralluoghi preventivi per verificare il numero degli animali presenti, cosa che sta avvenendo in queste ore e proseguirà nei prossimi giorni.
“Tutte le misure che andavano adottate le abbiamo adottate – dichiara l’assessore all’Ambiente Filippo Bedini. Lo sgombero definitivo del campo era questione delicatissima e non potevamo agire in modo diverso. Si tratta di una azione oserei dire ‘epocale’ per la città. Il problema dei gatti mi sta molto a cuore, ma non poteva essere risolto prima di adesso. Anche stamattina sono stati recuperati due piccoli. Gli operatori assicurano che di gattini ne sono rimasti pochissimi, che saranno presi entro breve. I grandi hanno cibo e acqua in zona sicura, stiamo istituendo una postazione ad hoc, già individuata con il dottor Del Torto e il responsabile dell’ufficio ambiente. Non capisco chi fa polemiche ora che stiamo affrontando la criticità ed è rimasto in silenzio per 30 anni di vita del campo: in quali condizioni pensano questi signori che fossero tenuti gli animali quando il campo era abitato?”
“Abbiamo già fissato per venerdì un incontro tecnico a Palazzo Gambacorti – conclude Bedini – aperto anche alle associazioni animaliste che si sono rese disponibili ad ospitare gli animali, per concordare le modalità degli interventi futuri”.