Pisa, lunedì 4 novembre 2019 – L’Università di Pisa ha aderito al Manifesto dell’Università inclusiva promosso dall’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati con lo scopo di favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e alla ricerca e di promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica. Il Manifesto è stato presentato a Roma il 31 ottobre e l’Ateneo pisano è stato tra le prime 20 università sostenitrici del Manifesto, sulla scia delle molteplici attività sinora svolte in materia e in piena sintonia con l’impegno manifestato con la recente adesione al Network delle Università per la pace promosso dalla CRUI.
Il Manifesto dell’Università inclusiva pone al centro la condizione dei giovani titolari di protezione internazionale che intendono proseguire il loro percorso di studi e ricerca nel Paese di asilo, e nasce dalla consapevolezza che le esperienze culturali, tecniche e intellettuali, maturate dai rifugiati in varie parti del mondo, possono costituire una grande risorsa per l’Italia. Due gli elementi ricorrenti nelle testimonianze degli studenti e delle studentesse che hanno completato o stanno completando il loro percorso di studio: l’affermazione che “il diritto allo studio è il diritto al sogno” e il desiderio di non essere solo destinatari di aiuto da parte degli italiani e delle italiane, ma di poter quanto prima dare il proprio contributo allo sviluppo del paese che li ha accolti.
Il seminario di presentazione – al quale hanno partecipato, in rappresentanza dell’Università di Pisa, la professoressa Enza Pellecchia e il professore Marcello Di Filippo – è stato anche l’occasione per una condivisione di esperienze e buone pratiche maturate negli Atenei italiani nell’accoglienza di studenti rifugiati. Il professore Di Filippo ha illustrato i progetti dell’Ateneo pisano, sottolineando l’importanza del contributo tecnico e umano dello staff dell’Ufficio Rapporti internazionali e della proficua sinergia tra Rettorato, Dipartimenti, Osservatorio sul diritto europeo dell’immigrazione e CISP. L’intervento si è soffermato altresì su alcuni elementi di riflessione per consolidare e migliorare le attività, che hanno stimolato un costruttivo dibattito inerente il raccordo con i centri di accoglienza gestiti dallo SPRAR, la conferma e il potenziamento del Bando CRUI/Ministero dell’Interno/Andusi per titolari di protezione, i corridoi universitari, la sinergia con l’area medica per il sostegno alle vittime di traumi.
Nei prossimi mesi il Manifesto verrà presentato a Pisa in un evento organizzato in collaborazione con l’Alto Commissariato per i rifugiati e la Rete delle Università italiane per la Pace.