Cascina (Pisa), martedì 28 aprile 2020 – Continua l’iniziativa nel comune di Cascina dell’associazione di promozione sociale La Rosa Amara, da sempre impegnata nelle attività sociali di sostegno agli anziani. “ Le conversazioni tenute telefonicamente – commenta la Presidente Elena Meucci – e quelle avute di persona durante le consegne di spesa e/o di farmaci ci hanno confermato ciò che già temevamo e cioè quanto questo lunghissimo periodo di reclusione stia andando a ledere la stabilità emotiva, già molto fragile, degli anziani soli. Accogliendo le loro lacrime, i loro timori e i loro bisogni abbiamo cercato delle soluzioni possibili per rendere questo periodo un po’ meno difficile. “
Pronta la risposta dell’amministrazione con l’assessore Settesoldi che racconta: “Ho cercato di mettere in ordine tutte le possibilità normative disseminate qua e là nella legislazione vigente, cogliere gli spunti e le possibilità offerte anche dalla Regione, ed è nato il progetto”.
La Presidente Elena Meucci ci descrive così in cosa consiste il progetto: “Gli operatori da lunedì 20 aprile hanno iniziato a recarsi dagli anziani già conosciuti, accettando anche eventuali segnalazioni, coordinando iniziative ricreative e laddove necessario, di supporto psicologico al fine di limitare i danni che questa forzata reclusione sta creando nell’equilibrio fragile di molte persone sole che trovavano nelle attività dei centri sociali un forte supporto.
L’associazione cercherà di sostenere gli anziani nel comprendere adeguatamente l’attuale situazione sociosanitaria ridimensionando eventuali stati di parura e di ansia, proporrà attività ricreative individuali (giochi in scatola, carte, orto laddove possibile, attività artistiche…) , li sosterrà in eventuali bisogni pratici (compilazione moduli, pagamenti, spese), organizzerà comunicazioni di gruppo attraverso l’uso di pc. I counselor e gli psicologi presenti nel team si occuperanno, ove necessario, di offrire sostegno emotivo e psicologico.”
La Presidente della Rosa Amara ha anche posto all’attenzione del Comune un ulteriore sviluppo e rimodulazione del progetto considerando anche il versante dell’autismo.
A tal fine, con la solita metodologia, si è preso atto della circolare dell’assessore regionale Saccardi sulla possibilità di uscita delle persone con disagi psichici e che al contempo è consentito portare avanti la coltivazione degli orti privati, si sono unite tali considerazioni alla finalità sociale di sostegno e si è pervenuti a pensare alla coltivazione dell’orto come una forma di uscita e di assistenza personalizzata mirata a questa particolare situazione.
La Rosa Amara ha a disposizione due ettari del terreno, estensione che consente un distanziamento corretto delle persone in numero di due unità (assistente e assistito) per ettaro, numeri che potrebbero anche essere aumentati e rivalutati con la stessa modularità e progressività della legislazione nazionale;
Il Comune è vicino a chi vuole fare del bene in modo autentico e quindi non può che incoraggiare queste forme di servizio e considerare questi progetti di elevata valenza sociale e di particolare interesse, e così ha espresso il proprio parere favorevole alla loro continuazione sotto questa nuova forma.