Pisa – 2 maggio 2020 – Sono ormai innumerevoli le iniziative di aiuto spontaneo in tutta Italia per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Segnale evidente che quando si tratta di solidarietà, l’Italia non si tira indietro, anzi risponde energicamente attraverso piccoli gesti individuali o organizzati.
Una serie di iniziative sono state portate avanti dalle persone degli stabilimenti produttivi di Takeda a Rieti e Pisa, sedi che si occupano di trattamento del plasma per la produzione di emoderivati come immunoglobuline, albumina e fattori di coagulazione. “Abbiamo concentrato gli sforzi lanciando un’iniziativa di raccolta fondi tra i circa 650 dipendenti – 500 a Rieti e 150 a Pisa – in favore di due strutture sanitarie presenti nei territori dove i nostri collaboratori vivono e lavorano” dichiara in un’intervista Massimiliano Barberis, Direttore degli stabilimenti di Rieti e Pisa. “Per ciascuna struttura sanitaria”, continua Barberis “l’azienda Takeda ha aggiunto al totale raccolto dai dipendenti, una somma di uguale importo economico. Abbiamo conseguito un bel risultato, donando in totale 9.780 euro di cui 7.360 euro alla ASL di Rieti e 2.420 euro all’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest.”
Si somma alla lista delle attività di aiuto spontaneo, la donazione di 1500 mascherine chirurgiche e 300 FFP2 distribuite tra Ospedale San Camillo De Lellis di Rieti, Polo Oncologico e Caritas Diocesana di Pisa e Associazione Salute Donna Onlus presso presso l’Istituto Nazionale di Tumori di Milano.
Takeda è un’azienda biofarmaceutica globale che collabora con gli Operatori Sanitari, le Associazioni di Pazienti e le Istituzioni per consentire l’accesso a farmaci innovativi, è presente nelle aree: oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare, con investimenti mirati nel campo dei medicinali plasmaderivati e dei vaccini.