Pisa, giovedì 7 maggio 2020 – In questo periodo difficile per l’emergenza Covid, dalla spiagge del Parco arriva una buona notizia: il fratino ha fatto due nidi, a Marina di Vecchiano e a Torre del Lago, e sei uova aspettano di schiudersi. Uccellino piccolo e delicato, dal piumaggio color ocra, marroncino e bianco, la sua presenza è la sentinella del benessere ambientale del litorale. È una specie da salvare: 30 anni fa in Toscana si contavano circa 70 coppie, attualmente sono 15. Da sempre frequenta i nostri litorali, ma ha crescenti difficoltà a portare in fondo la nidificazione: infatti per evitare i predatori è molto mimetico, questo porta anche alla distruzione involontaria dei nidi da parte di chi frequenta l’arenile. Il fratino si riproduce da aprile a luglio in piena stagione balneare, nidifica nella fascia tra le dune e il bagnasciuga: Marina di Vecchiano, Lecciona e San Rossore sono tra i pochi ambienti in Toscana favorevoli alla sua riproduzione.
A fare la scoperta è stato il professor Puglisi, direttore del Centro Ornitologico Toscano, che monitora costantemente la situazione. I nidi sono piccole buche nella sabbia poco visibili e a rischio calpestamento, così il Parco ha messo in campo una serie di azioni per proteggerli: grazie alla collaborazione del Comune di Vecchiano la pulizia della spiaggia sarà effettuata con particolare attenzione e saranno posizionati i cartelli per segnalarlo, mentre per il nido a Torre del Lago domani è programmato un sopralluogo congiunto con il Comune di Viareggio. I volontari della Lipu li sorveglieranno e spiegheranno a chi si avvicina l’importanza di questi nidi. Anche quest’anno continuerà la campagna ‘Le Spiagge del Parco’, che ha già visto il posizionamento in vari punti del litorale cartelli informativi e la distribuzione di un decalogo che spiega ai bagnanti quali piccoli accorgimenti devono utilizzare per vivere la spiaggia rispettando il fratino e più in generale l’ambiente dunale. Il Parco inoltre ha recentemente finanziato la realizzazione di 11 nuovi camminamenti in legno distribuiti tra Marina di Vecchiano, Torre del Lago e Calambrone, per permettere di raggiungere la spiaggia salvaguardando le dune, la flora e la fauna