Pisa, 10 luglio 2020 – «Fa molto piacere leggere che il professor Stefano Mancuso, docente di neurobiologia vegetale all’Università di Firenze e uno tra i massimi esperti della materia a livello mondiale, citi il Comune di Pisa come esempio positivo in tema di verde urbano. Un riconoscimento gradito che dà ragione dei grandi sforzi che l’Amministrazione sta portando avanti in questo settore per rendere la nostra città sempre più green. Per questo invito il professor Mancuso per raccontargli nel dettaglio le attività svolte e i numerosi progetti che abbiamo in essere, grazie anche alla grande professionalità dei nostri uffici guidati dall’architetto Fabio Daole». Così l’assessore ai parchi e verde pubblico Raffaele Latrofa in seguito alla dichiarazione del professor Stefano Mancuso, durante la prima giornata del festival Repubblica delle Idee, che indica il Comune di Pisa come esempio di città per le buone pratiche sul verde urbano.
«In tre anni – continua l’assessore – abbiamo aumentato il patrimonio arboreo del 12%, passando dalle 16.449 alberature a fine 2016 alle 18.435 a fine 2019, compresi tagli e nuove piantumazioni. E abbiamo in programma nei prossimi tre anni un piano da 40.000 nuove alberature che comprende l’acquisizione delle aree agricole private periurbane per realizzarci le cinture verdi. Le alberature urbane sono censite e georeferenziate e la situazione fitosanitaria è monitorata dall’Università di Pisa ogni tre mesi».
«Il 29 settembre 2019 scorso, abbiamo ricevuto la menzione speciale al concorso internazionale “Ecotechgreen” a Padova sul Masterplan e Infrastrutture verdi con particolare riferimento al rinnovo arboreo e decoro urbano. Infine, insieme all’Università di Pisa stiamo partecipando a un bando europeo con altre città per un progetto rivolto al miglioramento della qualità dell’aria ed ambientale, ridurre gli effetti dell’isola di calore e polveri sottili, mediante nuovi filari di alberature nella zona di Cisanello, viabilità centrale e del parco urbano limitrofo. Di 80 progetti presentati da tutta Europa alla seconda fase ne sono stati ammessi soltanto 8, tra cui quello di Pisa, città pilota insieme ad Anversa (Belgio), Umea (Svezia), Brasov (Romania), Vic (Spagna), Alphen aan den Rijn (Olanda), e Bradford (Regno Unito)».