Pisa, 17 dicembre – “Istituire una task force e controlli a tappeto indirizzati a sanzionare i commercianti, in questo preciso momento storico, a poche ore da un nuovo lockdown, non possiamo che definirla un’azione vergognosa”. E’ indignato il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli, alla notizia dei controlli serrati scattati in mattinata in centro storico versus le attività commerciali, ad opera delle forze dell’ordine, a contestare le violazioni dell’ultimo Dpcm in materia di affissione di avvisi, prodotti igienici, sanificazione ambienti e mascherine obbligatorie.
“Hanno trovato il sistema di dare il colpo di grazia al commercio locale” – l’amara riflessione del direttore Pieragnoli mentre tiene in mano una sanzione dell’importo di 400 euro – “quando per mesi gli imprenditori non hanno incassato una lira, non hanno liquidità, sono scoperti con i fornitori, all’orizzonte un cumulo di tasse e adempimenti burocratici, e non sanno come andare avanti un’altra settimana. Tra l’altro, negozi e locali ormai è accertato non sono luoghi di propagazione del contagio e fare una sanzione di quattrocento euro a causa di una mascherina non adeguatamente indossata, senza nessun pericolo imminente di assembramento, è un evidente caso di accanimento e mostra la distanza siderale tra chi dovrebbe rappresentare la responsabilità e la coscienza dello Stato, e chi ogni giorno deve lottare con le unghie e con i denti per guadagnarsi la pagnotta”.
“Siamo da sempre i fautori del rispetto delle regole, per quanto assurde talvolta esse ci appaiano, ma di fronte a fatti così vergognosi, quella collaborazione tanto auspicata con le forze dell’ordine si riduce ad una pura ed ostentata espressione verbale, buona per qualche tavolo, ma che nel mondo reale i fatti smentiscono purtroppo quasi sistematicamente” – denuncia infine Pieragnoli: “Chi ha lo stipendio garantito può continuare ancora per un po di tempo a fare finta che niente sia cambiato, ma quando le nostre città saranno molto più deserte, buie e prive di negozi, allora non chiedeteci di venirvi a dare una mano, perché noi, allora, non ci saremo neanche più”.