L’area dell’edificio che, in origine, apparteneva ai monaci di Nicosia fu ceduto alla nobiltà pisana ed inaugurato con una fastosa festa da ballo nel 1754 alla quale intervennero i granduchi di Toscana. La crisi di questa istituzione iniziò durante il periodo napoleonico per poi subire un ulteriore tracollo quando furono fondate le Stanze Civiche, una società privata e borghese che accoglieva al suo interno la rampante borghesia. Il Casino dei Nobili resistette, in enorme ristrettezze economiche fino al 1852 quando, condannato alla desolazione per i suoi anacronistici criteri selettivi, venne ceduto alla società delle Regie Stanze Civiche. Alla soppressione delle Regie Stanze Civiche l’edificio fu sede di scuole per i giovani e fanciulle, rette da personaggio che si ispiravano ai dettami di Matilde Calandrini e ai sistemi educativi froebeliani, mentre in periodo fascista il primo piano fu residenza del gerarca Guido Buffarini Guidi. Oggi è sede di una innovativa start up che ha sviluppato una piattaforma digitale, basata su una blockchain con lo scopo di facilitare e rendere sicure le interazioni tra persone, aziende e organizzazioni.
Arriva in libreria Il Casino dei Nobili
Pisa, 22 giugno 2021 – Giovedì 24 giugno alle 17:30 al Salone delle Feste del Casino dei Nobili – Borgo Stretto, 3 Pisa presentazione del volume Il Casino dei Nobili di Fabrizio Sainati e Alessandro Panajia. Saluto di benvenuto di Federico d’Annunzio, Ceo Transpar3nt. Con interventi di Stefano Bruni, Università di Ferrara e Paolo Pesciatini, Assessore Comune di Pisa. Saranno presenti gli autori.
La partecipazione è a numero chiuso e su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili nel rispetto delle norme anticovid. Le prenotazioni saranno accettate per posta elettronica all’indirizzo: prenotazionicdn@gmail.com o telefonando al numero + 39 338 8451053.
Il volume ripercorre le vicende architettoniche e mondane che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la vita del Casino dei Nobili dell’odierna Piazza Garibaldi, all’epoca Piazza del Ponte. La fondazione del Casino dei Nobili fu voluta dall’aristocrazia pisana che pur tendenzialmente parsimoniosa, con redditi derivanti quasi esclusivamente dalla terra e quindi esposti alle incertezze meteorologiche, desiderava disporre di un luogo dove riunirsi e dove ricevere gli ospiti illustri ed i membri della famiglia granducale che erano soliti trascorrere i mesi invernali a Pisa, città dal clima mite, facendola, così, assurgere a capitale invernale del Granducato.